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di FILIPPO CALERI LA HOLDING del gruppo Autostrade, Autostrade Spa, cambia nome e diventa «Atlantia».

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Il consiglio di amministrazione, si legge nella nota, ha approvato un progetto di riorganizzazione «volto a ridefinire più nettamente il ruolo e la missione di Autostrade Spa di Autostrade per l'Italia Spa». Come parte di questo progetto gli amministratori sottoporranno all'approvazione della prossima assemblea degli azionisti «la modifica della denominazione sociale di Autostrade Spa con l'assunzione del nuovo nome Atlantia». La nuova denominazione sociale individuata, continua la nota, «ben rappresenta i caratteri di solidità, affidabilità e internazionalità che da sempre caratterizzano e ispirano l'operato della società». Cambi il nome ma non la volontà di proseguire la fusione con Abertis. Non ci sono piani alternativi a questo, ha assicurato l'azionista Schemaventotto. E nella volontà comune con gli spagnoli di superare ogni vincolo, Autostrade attuerà «azioni legali plurime» nei confronti dei ministeri dell'Economia, Infrastrutture e l'Anas per il risarcimento dei danni subiti con il blocco della fusione con Abertis. Ma il ricorso alle vie legali sarà anche contro la nuova disciplina varata dal governo per il settore e la quota di aumenti tariffari 2007. Pronta la risposta nel merito del ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro il quale stigmatizza che tra i punti all'ordine del giorno del cda, manca quello relativo alla «realizzazione» di 3,2 miliardi di investimenti programmati e non fattì, se lo avessero inserito «avrebbero reso un servizio migliore agli utenti delle autostrade e al paese» afferma Di Pietro. Ieri il cda ha poi approvato i conti del 2006. L'esercizio ha pagato un dividendo di 0,62 euro (+10,7% rispetto al 2005), con la distribuzione del saldo di 35,75 cent a maggio, avendo già anticipato l'acconto di 0,2625 euro distribuito a novembre 2006. Il bilancio ha evidenziato un utile netto a 672 milioni di euro, in regresso del 16,8% rispetto al 2005, incrementato però quest'ultimo da proventi straordinari da partecipazioni cedute. I ricavi consolidati ammontano a 3.141 milioni di euro, in aumento del 6,2%. Si incrementano anche i ricavi da pedaggio, a 2.686,4 milioni di euro (+6,7%), sia per gli aumenti tariffaria (+2,81 nel caso di Autostrade per l'Italia che assomma l'87% dei ricavi da pedaggio del gruppo) e sia per l'incremento del traffico. [email protected]

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