Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di FRANCO D'AGOSTINO ENEL avanza ancora in Spagna: il gruppo sale ancora nel capitale di Endesa e mette ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Con la sottoscrizione di nuovi «share swap», Fulvio Conti ha «prenotato» ieri a Mediobanca un altro 2,98% del capitale della spagnola. Una nuova opzione di acquisto che permette all'Enel di arrivare al 24,9764% del capitale del gruppo spagnolo. Ad un passo cioè da quel 25% che farebbe scattare - in base all'attuale legge spagnola - l'obbligo di un'opa totalitaria. Ma le mire dell'Enel su Endesa potrebbero non fermarsi qui: l'obiettivo potrebbe essere spostato più avanti, ad un passo cioè dal 30% del capitale. Se - come preannunciato dal governo spagnolo - Madrid dovesse decidere di portare il tetto sull'opa obbligatoria al 30%, adeguandolo quindi a quello europeo, l'Enel salirebbe ancora. Come scritto anche nero su bianco nell'informativa trasmessa nei giorni scorsi all'americana Sec. Dal quartier generale della spa elettrica, a Roma, intanto si aspettano le risposte di Madrid per «girare» quel 14,98% del capitale di Endesa già opzionato, in un acquisto vero e proprio. Conti aspetta risposte su tre fronti: dalla Cne - l'autorità per l'energia spagnola - che dovrebbe dare il via libera alla possibilità per l'Enel di partecipare contemporaneamente all'azionariato di Viesgo e di Endesa, nonchè quello relativo al superamento della soglia del 10% imposta come partecipazione massima consentita ad ogni azionista. E, ancora, l'Enel attende il soddisfacimento di un altro requisito - questa volta atteso direttamente dal Governo di Madrid - per superare l'attuale vincolo che vede le società a partecipazione pubblica congelate al 3% dei diritti di voto. Una condizione che, per l'Enel, aveva già ricevuto deroga ai tempi dell'acquisto di Viesgo nonchè nella società con Union Fenosa nelle rinnovabili. Solo quando il gruppo Italiano avrà ricevuto la risposte formali di Madrid a questi quesiti - risposte che dovrebbero arrivare entro fine mese - girerà le prenotazioni delle quote in contratti di acquisto per le quali, comunque, la copertura finanziaria è già pronta. Potrà cioè sbloccare il contratto per il 7% opzionato con Ubs (74,112 milioni di azioni per circa 2,9 miliardi di euro) e quelli con Mediobanca (rispettivamente per il 4,58%, lo 0,43% ed il 2,98%) per 84,488 milioni di titoli dal valore complessivo oltre i 3,3 miliardi. L'operazione per la conquista del 24,97% di Endesa - condotta tramite Eee (Enel Energy Europe) al momento vale così 10,311 miliardi di euro, considerata anche la quota del 9,99% di Endesa acquistata in prima battuta dall'Enel il 27 febbraio scorso per 4,126 miliardi. Ieri, intanto, l'Enel ha registrato un progresso sul mercato con i titoli in rialzo dello 0,62% ed il prezzo di riferimento a 8,14 euro, in una seduta che ha visto il Mibtel chiudere in calo dello 0,32%.

Dai blog