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Avvocati di nuovo in piazza contro la riforma

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Il presidente De Tilla: «Pronti a nuove proteste se il progetto di legge Mastella non ci soddisfa»

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In attesa di valutare le mosse del Governo, però, i professionisti hanno ricevuto ieri un attestato di stima da parte del presidente del Senato, Franco Marini, sul modo in cui negli ultimi dieci anni le categorie hanno gestito le loro casse previdenziali. Il messaggio della seconda carica dello Stato è arrivato sul tavolo di Maurizio De Tilla, presidente dell'Adepp, l'associazione che rappresenta gli enti di previdenza degli ordini professionali. Che oggi celebra, a Roma, i suoi primi dieci anni di esistenza. «In un panorama problematico e controverso gli enti previdenziali privati - ha scritto Marini - rappresentano senz'altro una positiva eccezione. La scelta del legislatore alcuni anni orsono di privatizzare le casse previdenziali dei professionisti si è rivelata, infatti, felice e lungimirante». Sono i numeri a supportare questa tesi secondo De Tilla che, a Il Tempo, ha spiegato che le 19 casse rappresentate dall'Adepp «gestiscono ormai un patrimonio di 34 miliardi di euro, hanno un milione di iscritti e hanno aumentato in media del 10% i trattamenti pensionistici erogati». Non solo. Proprio per andare incontro alle nuove regole in materia di pensioni l'associazione, la prossima settimana, con la firma degli atti costitutivi farà partire anche i trattamenti integrativi. Le modalità con cui le casse private hanno gestito i contributi dei loro iscritti sono, dunque, un possibile modello per la complessiva riforma del sistema pensionistico italiano. Questo il successivo pensiero di Marini nel testo inviato all'Adepp: «Gli enti riuniti nell'Adepp sono così divenuti un interessante terreno di sperimentazione dai quali possono essere colti utili spunti per un ripensamento complessivo del problema della previdenza in Italia». Un invito raccolto immediatamente da De Tilla: «la nota del presidente del Senato, è importante nel delicato momento che attraversiamo. Nei dieci anni passati dopo la privatizzazione abbiamo raddoppiato il patrimonio gestito e aumentato le proiezioni di sostenibilità finanziaria del sistema». Fin qui il capitolo previdenza. Gli avvocati, però, hanno altri dossier aperti, come quello della rifoma delle professioni presentata dal ministro Mastella. I legali torneranno a protestare, se non saranno soddisfatti del corso parlamentare del disegno di lelegge, il 15 e 16 dicembre prossimi in occasione di una manifestazione di carattere pubblico. L'annuncio è arrivato sempre da De Tilla, che ha sottolineato come anche la terza versione del ddl Mastella «sia permeata di troppe anime, quella mercantile di Bersani, quella statalista espressa dalla previsione di un'authority pubblica e quella professionale, molto addormentata, di Mastella». Sulla possibilità che il ddl prenda un corso migliore nelliter parlamentare, De Tilla ha osservato che «dipende dal fatto se Mastella si sveglia».

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