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Il Campidoglio prepara la tassa di soggiorno

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E ora che la norma c'è al Comune di Roma ci si sta già muovendo per arrivare, dopo la necessaria concertazione e tutti passaggi, compreso quello in Consiglio comunale, a introdurre il contributo. Il Comune di Roma, secondo quanto si è appreso, si attiverà nei prossimi giorni per formulare una proposta che cali nel concreto la normativa che è già al vaglio degli uffici. Anche la somma prevista in Finanziaria, di un massimo di 5 euro a notte, è in linea con quanto già previsto in uno studio compiuto due anni fa dal Campidoglio, che propendeva per una tassa di soggiorno di un euro per ogni stella degli alberghi in cui si pernotta: una stella un euro, due stelle due euro e così via. In quel documento si prevedeva anche l'esenzione totale per il cosidetto «turismo sociale»: dagli ostelli della gioventù ai soggiorni per gli anziani. A metà agosto era stato lo stesso assessore comunale al Bilancio Marco Causi a ribadire che, prima di tutto, serviva una norma che desse questa facoltà ai Comuni e che, prima di mettere a punto qualsiasi delibera, le modalità sarebbero state concertate con le categorie interessate. «Il contributo di scopo - aveva spiegato allora Causi - sarà utilizzato per la manutenzione e l'ammodernamento dei luoghi di attrazione turistica». Secondo il Campidoglio, a Roma, i proventi stimati sarebbero di 50 milioni di euro l'anno e potrebbero essere destinati «a tutti gli interventi di conservazione, pulizia e decoro urbano del centro storico, compreso il mantenimento dei beni culturali presenti».

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