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In arrivo l'auto low cost con Tata

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Marchionne punta sulla Lancia

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La prima tappa è il rilancio del marchio Lancia, attraverso la commercializzazione nei prossimi giorni della New Ypsilon e nel 2008 della nuova Delta Hpe. L'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, ieri a Venezia in occasione dei festeggiamenti del centenario della Casa fondata da Vincenzo Lancia, ha anticipato tutte le mosse strategiche in cantiere: per il marchio Fiat, «la missione è già stata predefinita attraverso un percorso che, con gli ultimi modelli, ha già portato risultati positivi e che nel 2007 vedrà i lanci della Bravo e della 500». Buone notizie anche sui conti: i dati del terzo trimestre 2006 saranno resi noti entro il mese di ottobre e «sono in linea con quello che abbiamo detto nel passato». Novità in arrivo anche sul fronte delle alleanze. Per quanto riguarda un eventuale accordo con DaimlerChrysler su una compact-car, Marchionne ha precisato che la Fiat è interessata «a chiunque offra una riduzione nell'impiego di capitali» e «vada incontro alle nostre esigenze». Ma nessuna conferma è stata data sul caso specifico. L'ad del Lingotto ha parlato più in dettaglio dell'auto low-cost che dovrebbe essere costruita in Turchia. «Faremo un auto low-cost con Tata? Può darsi, i tempi sono abbastanza brevi. Noi ci metteremo il know how e forse anche soldi - ha aggiunto - Il progetto con Tata va a 360 gradi, è in continua evoluzione. L'impegno su cui puntiamo adesso, e che probabilmente finalizzerò nei prossimi 60-90 giorni, è l'utilizzo del nostro stabilimento a Cordoba in Argentina». Non è mancato un accenno su Mediobanca e la quota Ferrari da riacquisire. «È una partita da chiudere velocemente - ha spiegato il manager italo-canadese - Entro questo mese di sicuro. Il risultato della partita lo vedrete quando lo annunceremo». Marchionne ha inoltre ribadito che non saranno chiusi stabilimenti in Italia. Il fiume di dichiarazioni rilasciate da Marchionne hanno messo le ali al titolo: dopo una seduta intonata le azioni Fiat hanno chiuso in rialzo dell'1,45% a 11,57 euro). Ieri, però, è stato il giorno della Lancia, preceduto dalla grande festa di lunedì sera dove il grande cerimoniere è stato il presidente Luca Cordero di Montezemolo. «Lancia - ha detto Marchionne - è un marchio che ha dato e darà molto alla storia dell'automobile. Stiamo ridefinendo le missioni di Alfa e di Lancia come due facce complementari nel segmento premium. In particolare la quota di mercato della Lancia in Italia è un valore, in termini di volumi e risultato economico, ma non è ancora sufficiente per garantire il futuro del marchio. Dovremo perciò ricercare sui maggiori mercati europei l'opportunità di migliorare - ha spiegato l'ad di Fiat - grazie ai nuovi prodotti e una rete più capillare ed efficiente». Obiettivo della Lancia è arrivare a vendere nel 2010 circa 150 mila vetture in Italia e altrettante all'estero e raggiungere una quota dell'8% in Italia e tra l'1 e l'1,2% in Europa. Nei programmi di espansione c'è una prorità su Russia e Scandinavia nel 2007, mentre Gran Bretagna e Giappone saranno le missioni del 2008. «Attualmente ne vendiamo circa 120 mila - ha spiegato il responsabile del brand Olivier Francois - di cui l'80% in Italia ed il 20% all'estero». Dal 1985 ad oggi la Lancia ha venduto circa un milione e mezzo di vetture tra Y10, Y (1995) e Ypsilon (2003). «Con il lancio della nuova generazione della Ypsilon - ha precisato Olivier Francois - contiamo di venderne a regime circa 70 mila, di cui circa 15 mila all'estero. Un mercato quest'ultimo su cui puntiamo molto e per questo motivo abbiamo scelto come testimonial lo stilista Stefano Gabbana che rappresenta nel mondo l'italian style, così come la Lancia in campo automobilistico».

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