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di PINO GIULIETTI CON UNA disposizione di vigilanza firmata dal Governatore, Mario Draghi, Bankitalia ...

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Un passaggio solo formale visto che la disposizione era stata sostanzialmente ignorata nella recente operazione di fusione tra il SanPaolo Imi e Banca Intesa. Un sugello formale al nuovo corso inaugurato dal numero uno di Palazzo Koch dopo la sostituzione dell'ex Governatore, Antonio Fazio. Questa volontà, che ribalta in materia di acquisizioni bancarie la precedente impostazione della banca centrale italiana, era stata, infatti, annunciata da Draghi con le considerazioni finali lette lo scorso 31 maggio in occasione dell'assemblea di Palazzo Koch. «Le istruzioni di vigilanza in materia di partecipazioni al capitale delle banche e delle società finanziarie capogruppo, emanate in attuazione dell'articolo 19 del Testo unico bancario - si legge nel testo del provvedimento datato 28 agosto scorso - prevedono, nei casi di acquisizione di partecipazioni rilevanti che comportino il controllo della banca o della capogruppo, l'obbligo di rendere un'informativa preventiva alla Banca d'Italia, almeno sette giorni prima della convocazione degli organi aziendali. Al riguardo, sulla base dell'esperienza applicativa, è emersa l'esigenza di rivedere la disciplina in un'ottica di semplificazione degli adempimenti a carico dei soggetti interessati». «In attesa di una più ampia revisione della normativa in materia di partecipazioni al capitale delle banche al fine di dare attuazione a recenti interventi legislativi e regolamentari - comunica l'autorità di vigilanza - si dispone l'abrogazione del Titolo II, capitolo 1, sezione II, par. 3.1 delle istruzioni di vigilanza per le banche. Viene conseguentemente meno l'obbligo di comunicare alla Banca d'Italia il progetto di acquisizione di una partecipazione di controllo prima che esso venga sottoposto agli organi aziendali competenti per l'approvazione dell iniziativa». In caso di operazioni volte ad acquisire il controllo su una banca o su una società finanziaria capogruppo l'istanza di autorizzazione deve essere tempestivamente trasmessa alla Banca d'Italia una volta assunta la relativa decisione da parte degli organi aziendali competenti». La strada per ulteriori acqusizioni nel settore del credito è dunque da ieri ancora più sgombra di adempimenti per i le banche in cerca di partner.

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