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di FILIPPO CALERI C'È TEMPESTA nella galassia finanziaria rossa che dalle cooperative, attraverso una ...

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Le dimissioni del presidente della Finsoe, Turiddu Campaini, sabato scorso sono solo la punta dell'iceberg dello scontro in atto tra le diverse anime politiche che conducono il gioco della finanza rossa. Sì perché alla fine la sua uscita ha messo all'angolo le ambizioni del presidente dei Ds, Massimo D'Alema, da sempre fautore dell'idea di un Mps (altro braccio finanziario di riferimento dei Democratici di Sinistra) con una visione più internazionale e meno legata alle logiche territoriali. Per questo D'Alema avrebbe più volte caldeggiato un matrimonio tra la compagnia assicurativa presieduta da Pierluigi Stefanini e la banca senese. Un secondo ko per D'Alema dopo che i Ds della città toscana avevano lavorato sottotraccia per bloccare una possibile alleanza con il SanPaolo Imi, finito poi nelle braccia della Intesa di Bazoli. Il sogno di rafforzare la presa sul sistema finanziario italiano, già fallito con l'attacco della stessa Unipol alla Bnl nella stagione delle scalate bancarie dello scorso anno, è nuovamente naufragato. E ancora una volta per le beghe di quartiere tra le correnti del principale partito della sinistra. Una spaccatura a cui uno dei protagonisti della vicenda, Mario Zucchelli, il presidente della Holmo, la holding delle cooperative, ha tentato ieri di porre rimedio lanciando segnali distensivi. «Per ciò che attiene alle alleanze, occorre ribadire che siamo interessati a sviluppare rapporti strategici nell'ambito Finsoe, con l'obiettivo di un reciproco sviluppo». ha affermato Zucchelli intervenendo nel dibattito su una possibile alleanza tra Unipol e banca Mps. L'affermazione dell'interesse a sviluppare rapporti strategici all'interno di Finsoe, la finanziaria che controlla Unipol dove alle cooperative si affianca il socio Monte dei Paschi con una quota del 28%, lascia così ancora la porta aperta al socio senese. Si tratta probabilmente di un ultimo appello, visto che giovedì il consiglio di amministrazione di Mps nominerà un advisor con l'incarico di individuare il partner assicurativo per Mps vita: il mandato sarebbe però di cercare soltanto all'estero. Fin qui la lettura politica degli avvenimenti che hanno aperto una breccia nella tradizionale riservatezza delle roccaforti del business della sinistra. Ma i mal di pancia non si fermerebbero alle ambizioni di D'Alema per creare un polo bancario. La battaglie dentro Unipol è solo all'inizio. Si parla, infatti, di incomprensioni e lotte di potere non tanto tra le coop fiorentine ma soprattutto tra quelle emiliane, da sempre dominatrici nel sistema. Incomprensioni di fondo tra la linea dell'ortodossia comunista nelle scelte economiche e le aperture alle logiche di mercato.

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