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Conti correnti chiusi senza spese

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Quelli costosi, e a volte ingiustificati, legati alla chiusura del conto corrente. In un emendamento al decreto legge sulla manovra bis e sulle liberalizzazioni presentato ieri dall'Esecutivo è infatti scritto che il cliente «in ogni caso ha la facoltà di recedere dal contratto senza penalità e senza spese di chiusure» dei conti correnti bancari. Una modifica attesa da anni dai cittadini che renderà più concorrenziale il settore del credito in Italia. Le spese di chiusura sono, infatti, uno degli ostacoli maggiori alla mobilità dei correntisti da un istituto all'altro. Novità anche riguardo alla variazione dei tassi dei sui conti legati a quelli stabiliti dalla Banca Centrale europea. Lo stesso emendamento conferma la contestualità della variazione per i tassi debitori e creditori dei conti correnti, ma elimina le parole «in pari misura», consentendo quindi alle banche di effettuare variazioni differenti da quelle operate dalla Banca Centrale. In ogni caso le banche non potranno fare come finora di testa loro. Le variazioni dei tassi, si legge nell'emendamento del governo, «si applicano con modalità tali da non recare pregiudizio ai clienti».

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