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Rcs, la quota Ricucci in bilico

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Si fa strada l'ipotesi fallimento per Magiste. Ieri Gronchi sentito in Procura

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Ieri è stato sentito in Procura a Roma come persona informata sui fatti l'amministratore delegato della Bpi, Divo Gronchi. La banca lodigiana è in possesso di un pegno da escutere sul 14,1% delle quote Rcs in mano a Ricucci a fronte di un'esposizione per 700 milioni. Quelle sul fallimento, «sono decisioni della Procura su cui noi non possiamo incidere», ha spiegato l'avvocato della Bpi, Alberto Alessandri, al termine dell'audizione di Gronchi, il cui contenuto sarebbe stato secretato. Da quanto filtrato, comunque, starebbe prendendo peso l'ipotesi che i Pm presentino una richiesta di fallimento per salvaguardare gli interessi di creditori come l'erario, cui il gruppo deve un centinaio di milioni. Resta insomma ancora poco spazio alle ipotesi concorsuali alternative, come quella del concordato preventivo, cui comunque continuano a lavorare i vari consulenti della Magiste. Dopo l'incontro con i Pm capitolini, Gronchi si è recato da Vittorio Ripa di Meana, l'avvocato capofila degli advisor di Ricucci. «Si tratta sempre di piacevoli conversazioni», è stato l'unico commento di Gronchi all'uscita dallo studio legale. Ieri intanto si è tenuta l'assemblea degli azionisti di Rcs. «Il consiglio ha nominato un direttore di grande autorevolezza e capacità tecniche, di relazione, capace di porre il giornale al centro delle principali tematiche - ha detto di Mieli il presidente Marchetti agli azionisti riuniti in assemblea - Un giornale moderno non è un giornale che non esprime opinioni, ma che riporta opinioni seriamente documentate». Quanto alle quote Ricucci, ha spiegato Marchetti, «allo stato delle mie conoscenze non mi aspetto qualcosa a breve». Il consiglio di amministrazione di Rcs ha ricevuto una delega per acquistare e disporre di azioni proprie, pari attualmente al 2,651% del capitale votante e interamente costituite da titoli ordinari. «In questo momento non ci sono piani. È una delibera aperta», ha spiegato l'amministratore delegato Vittorio Colao. Che poi la delega al buy-back possa servire per riassorbire le quote di Stefano Ricucci in pegno alla Bpi, sembra «tecnicamente» escluso. «Credo che quelli per il buy back siano acquisti sul mercato», ha detto Colao. Nel consiglio di amministrazione di Rcs è entrato, secondo i piani, il giurista Berardino Libonati, in sostituzione del presidente di Capitalia Cesare Geronzi. Nuovo ingresso è poi quello di Andrea Moltrasio, grazie al quale il numero dei consiglieri indipendenti sale da due a tre.

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