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Fabbisogno in calo a febbraio Bilancia dei pagamenti in rosso

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Il miglioramento era già stato annunciato in occasione della presentazione della trimestrale di cassa e fonti del Tesoro spiegano che il dato dipende dalla riclassificazione di alcune poste: il conto di tesoreria con la Ue e delle poste che riguardano la riclassificazione dei conti correnti postali. Si tratta di riclassificazioni che sono state già incorporate nei dati della Trimestrale di cassa e relative alle disponibilità dell'Unione europea presso la Tesoreria dello Stato e alle giacenze dei correnti postali depositati nella tesoreria statale intestati a poste e ad altri soggetti privati. Secondo i dati di sintesi, dunque, il fabbisogno risulta formato dallo scarto tra 29,016 miliardi di entrate e 34,962 miliardi di uscite, di cui 9,109 miliardi di spesa per interessi. La copertura è stata assicurata per 2,5 miliardi di titoli a breve termine e per 5,119 miliardi da altre operazioni, che comprendono le altre operazioni che affluiscono sul conto di disponibilità. Mentre la voce titoli a medio-lungo termine segna -1,673 miliardi e quella relativa ai titoli esteri zero. Cala anche il fabbisogno cumulato nei primi due mesi dell'anno: si passa da 10 miliardi della precedente stima a 8,6 miliardi (2,7 miliardi di gennaio più 5,9 miliardi di febbraio) tenuto conto appunto dell'effetto delle riclassificazioni. In occasione della diffusione del dato provvisorio il ministero guidato da Giulio Tremonti ricordava che a febbraio 2005 il disavanzo era stato di 5,676 miliardi aggiungendo che nel primo bimestre del 2005 si era registrato complessivamente un disavanzo pari a 4.558 milioni. Peggiora invece la situazione della bilancia dei pagamenti che ha registrato un rosso di 2.783 milioni di euro a febbraio: nello steso mese di un anno fa il deficit si era attestato a 1.360 milioni. Il dato porta il disavanzo del primo bnimestre dell' anno a 7.153 milioni contro -4.877 milioni di gennaio-febbraio 2005. Il peggioramento del dato di febbraio rispetto ad un anno fa, fa sapere l'Ufficio italiano cambi, «è da collegare alla variazione negativa dei trasferimenti unilaterali (1.116 milioni di euro) e del saldo mercantile (1.110 milioni di euro), parzialmente controbilanciata dalla variazione positiva del saldo dei servizi (523 milioni di euro) e dei redditi (280 milioni di euro). Sempre a febbraio, il conto finanziario ha invece presentato un saldo positivo di 2.203 milioni: nel mese, si sono registrati deflussi netti sia per investimenti diretti (450 milioni) sia per investimenti di portafoglio (2.194 milioni). La consistenza delle riserve ufficiali a fine febbraio era pari a 58.875 milioni di euro. A cambi costanti si registra un aumento di 55 milioni di euro rispetto al mese di gennaio 2006.

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