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Scajola: «Situazione sotto controllo»

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Nonostante i continui tagli alle forniture decise dalla Russia, ieri il Ministro delle Attività Produttive Claudio Scajola è tornato a scongiurare qualsiasi allarme e a rassicurare sul fatto che famiglie ed imprese saranno garantite. Dunque, salvo casi eccezionali, il sistema riuscirà ad uscire dalla crisi senza problemi. Per fare fronte alla situazione, ha spiegato il ministro, «si attingerà» dagli stoccaggi strategici, ma è già pronto il piano straordinario «previsto da qualche giorno per far fronte ad eventuali picchi che si potessero verificare. È una ulteriore modularità di interventi ma che non deve assolutamente allarmare» ha aggiunto Scajola. Il quadro, però, non sembra dei più sereni. ieri dalla Russia sono arrivati 9 milioni di metri cubi di gas in meno, cioè il 12,2 per cento del previsto, che comunque rappresenta una quantità inferiore al taglio di lunedì (-16,2%). Ma preoccupa l'ondata di freddo che sta spingendo i consumi: ieri la domanda - ha fatto sapere Snam Rete Gas - ha registrato un'impennata del 22,2% con consumi, pari complessivamente a 364 milioni di metri cubi, in progresso in tutti i settori, da quello industriale a quello civile passando per il termoelettrico. Mentre la vicenda gas è stata ieri anche al centro del Consiglio Ecofin - con Giulio Tremonti che a margine della riunione di Bruxelles è tornato a chiedere l'istituzione di una «agenzia europea» per l'energia - sul fronte interno si alzano i toni della polemica e la vicenda gas diventa terreno di competizione elettorale. Il leader dell'Unione Romano Prodi ha accusato il governo di avere una politica energetica «imprevidente». Il Ministro Scajola ha replicato a distanza additando le responsabilità ad un passato «remoto» e rinviando al mittente le accuse: «il centrosinistra è stato imprevidente quando è stato al governo e continua ad essere imprevidente oggi che vorrebbe tornarci». Dalla Margherita, Enrico Letta intanto ha controreplicato, sottolineando che Scajola cerca alibi per coprire gli errori del Governo. Immediata la reazione del sottosegretario alle Attività Produttive, Mario Valducci. «L'emergenza gas è un problema che è stato accentuato dalla crisi russo ucraina e da un inverno particolarmente lungo e freddo, ma ha origine dall'inizio del processo di liberalizzazione e privatizzazione del mercato del gas di cui Letta dovrebbe sapere qualcosa», ha detto Valducci. «Il principio fondamentale per avere competitività nei mercati a rete - ha aggiunto - è che la proprietà delle infrastrutture sia separata da quella di coloro che utilizzano le stesse. Mi domando come mai questo principio così semplice ed elementare non sia stato seguito all'inizio del processo di liberalizzazione e privatizzazione. Oggi l'Eni - ha continuato Valducci -ha il controllo dei diritti di passaggio del gasdotto Algeria-Tunisia-Italia fino al 2019, per cui anche la separazione della rete italiana dall'operatore dominante non è sufficiente».

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