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Emergenza gas, l'Italia entra in riserva

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Da ieri il via ai prelievi dagli stoccaggi strategici. A disposizione 5,1 miliardi di metri cubi

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Si tratta dell'ultima spiaggia per i produttori di elettricità e per le famiglie. Prima di utilizzarle, infatti, il Ministero delle attività produttive aveva autorizzato il prelievi dai 7,5 miliardi di scorte cosiddette operative. Finite anche queste ieri si è cominciato a pompare gas dai giacimenti strategici diminuiti per ora, causa temperature non polari, solo di 100-150 milioni di metri cubi. Mentre Mosca dunque continua a tenere basso il flusso di gas da inviare in Italia, anche ieri non sono arrivati 12 milioni (il 16,2%) dei 74 milioni di metri cubi di gas previsto, sta così per scattare il piano straordinario messo a punto contro le emergenze. I tecnici gettano acqua sul fuoco. Si tratta di un uso «previsto e preventivato» per uscire dalla stagione fredda, cruciale sul fronte del gas, ribadiscono rassicurando sulla sicurezza degli approvvigionamenti. Ma l'uso delle scorte sarà accompagnato da una serie di misure eccezionali, pronte a scattare nel caso vi siano improvvisi picchi dei consumi. E, nel caso questo non dovesse essere sufficiente, partiranno le misure straordinarie messe a punto sabato scorso dal Ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola. Si tratta in particolare del blocco temporaneo delle esportazioni di energia elettrica, della massimizzazione obbligatoria delle importazioni di energia elettrica e del distacco provvisorio dalla rete di grandi utilizzatori di gas, con la salvaguardia dei settori produttivi più sensibili. Per monitorare la situazione Scajola ha convocato per domani a Roma una nuova riunione del Comitato di emergenza gas. Secondo gli esperti, però, il ricorso alle riserve strategiche non deve, alemno per adesso, destare un eccessivo allarme. Intanto perchè i consumi sono risultati in leggero calo a 298 milioni di metri cubi. Intanto i consumi petroliferi italiani tornano a crescere. In gennaio hanno segnato un incremento del 2% (+148 mila tonnellate), per un totale di circa 7,5 milioni di tonnellate.

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