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In 30 pagine la verità di Consorte

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Nel dossier si spiega che il ruolo svolto dall'ex ad Unipol e da Sacchetti non era in contrasto con gli interessi della compagnia bolognese. Anzi, ricorda Consorte, nel consiglio di Unipol del 12 agosto 2001 furono portati all'approvazione dei consiglieri sia l'iter seguito nella trattativa condotta da Bell con Pirelli, sia i riflessi finanziari per il gruppo conseguenti l'operazione. Tanto che - ha aggiunto Consorte - i risultati più eclatanti furono colti proprio da Unipol, che se ne è giovata ben al di là delle quote societarie detenute in Hopa e in Bell. Su tutt'altro fronte, sono trapelati alcuni contenuti dell'interrogatorio di Gnutti del 24 dicembre scorso. «Preferivo averli amici che nemici», ha detto il finanziere bresciano riferendosi ai due manager Unipol. «Consorte - ha aggiunto - mi presentava il conto e chiedeva di poter fare operazioni con le quali guadagnare a latere».

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