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LA TRATTATIVA PER IL CONTRATTO

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Tute blu, al via nuovi scioperi

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Il brusco stop segnato dalla trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, ha reinnescato la mobilitazione delle tute blu. Fin dalle prime ore del mattino di ieri agitazioni, cortei spontanei e blocchi stradali e ferroviari sono stati segnalati ad Ancona, Genova, Vicenza, Monfalcone, Potenza e Napoli. Un vero è proprio stop di 2 ore della produzione, sfociato anch'esso in un blocco della statale 113 è avvenuto a Termini Imerese, ad opera degli operai della Fiom. Mentre un corteo di metalmeccanici livornesi ha preso di mira l'edificio della locale unione degli industriali e ha fatto partire un fitto lancio di uova e pomodori. Ma al di là delle reazioni più o meno spontanee, il sindacato ha voluto rispondere con immediatezza alla decisione di Federmeccanica di sospendere la trattativa fino a martedì, per consentire ai suoi organismi politici di fare il punto della situazione. Dopo una riunione durata quasi 3 ore, ieri mattina, i segretari generali di Fiom, Fim e Uilm, Gianni Rinaldini, Giorgio Caprioli e Antonino Regazzi, hanno dato il via ad una nuova ondata di scioperi: 8 ore di stop per la settimana dal 16 al 20 gennaio «con una giornata di particolare mobilitazione per martedì 17». La reazione di Federmeccanica, a questo punto, non si è fatta attendere. «Credo sia stato un autogol dei sindacati rifiutare la nostra proposta - ha ribattuto infatti il presidente dell'associazione delle imprese Massimo Calearo - Siamo arrivati a 94,5 euro e 400 euro di una tantum. Noi siamo vicini ai lavoratori ma siamo anche vicini alla competitività delle imprese».

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