Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Prezzi, inflazione più bassa del previsto

default_image

Il costo della vita pari all'1,9%, ai minimi negli ultimi sei anni. La stima del Governo era meno rosea

  • a
  • a
  • a

Un andamento che ha consentito di chiudere l'anno a un livello anche inferiore al previsto e pari all'1,9%, dato più basso dal 1999. E più basso del dato di Eurolandia: la stima flash di Eurostat relativa al mese di dicembre (+2,2%) ha portato il costo della vita nell'Ue al 2,2% nel 2005. Il governo esulta per un contenimento superiore a quanto preventivato (nella Relazione previsionale e programmatica l'esecutivo puntava su una media del 2,2%), ma sindacati e commercianti insistono proprio sulla debolezza dei consumi, che dopo un'annata da dimenticare stentano a ripartire nonostante le feste natalizie. A pesare positivamente sul dato mensile sono in particolare gli energetici, che in dicembre hanno sensibilmente rallentato la propria corsa, in attesa dei nuovi aumenti tariffari di luce e gas scattati il primo di questo mese e che peseranno sul dato di gennaio. La benzina, che per mesi è stata il punto dolente per le spese delle famiglie italiane, ha così registrato un calo del 2,4%, anche se l'aumento annuo resta ancora consistente (+7,2%); stesso discorso vale per il gasolio, arretrato del 3% rispetto a novembre, ma ancora in rialzo dell'11% su dicembre 2004. Il comparto energetico, tuttavia, pesa come un macigno sulla media annua del 2005, con un +8,9% che comprende sia i beni che i servizi. Aumentano gli alimentari, in rialzo congiunturale per il terzo mese consecutivo dopo un lungo periodo di raffreddamento. A dicembre i prezzi del comparto sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente e dello 0,8% sullo stesso periodo del 2004. A correre sono in particolare ortaggi e legumi freschi (+1,2% su novembre e +6,5% su dicembre 2004), mentre la frutta è decisamente in controtendenza (rispettivamente -0,5% e -5,6%). Positivo, almeno sul piano tendenziale, è stato anche l'apporto dei tabacchi: la variazione è nulla su mese e appena del 3,2% su anno, contro il +9,7% registrato a novembre. Si registrano gli abituali rincari stagionali dei trasporti aerei (+4,6% su novembre). Di un certo effetto, infine, è la dinamica dei prezzi dei servizi: quelli regolamentati (vale a dire stabiliti da qualche autorità pubblica) sono cresciuti in un anno dell'1,2%. Il 2005 è dunque terminato meglio del previsto e lo sottolinea il viceministro alle Attività produttive Adolfo Urso, osservando che «il governo ha mantenuto la promessa di raffreddare il costo della vita e questo nonostante la zavorra della bolletta energetica». Zavorra che però, secondo l'Isae, si sentirà di nuovo già a partire da gennaio, con le tariffe di elettricità e gas. L'incognita energia peserà anche secondo Confcommercio, che, sottolineando insieme a Confesercenti l'atteggiamento virtuoso dei negozianti, ricorda tuttavia che i prezzi sono stati tenuti bassi anche per rilanciare gli acquisti.

Dai blog