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Tute blu, trattativa no stop

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Per il resto la vertenza aperta da mesi (il 24 febbraio il primo incontro ma il contratto è scaduto a fine 2004) resta piena di incognite a partire dalla distanza ancora ampia tra le posizioni di Federmeccanica e Fiom, Fim e Uilm, ma anche per le diverse sensibilità all'interno del sindacato sulle materie della trattativa. Nella riunione di ieri delle segreterie unitarie comunque Fiom, Fim e Uilm hanno messo a punto una strategia unitaria per il confronto di domani con la possibilità di una apertura sulla flessibilità a fronte di disponibilità delle imprese sulla regolazione della legge Biagi sul mercato del lavoro. Per il rinnovo del secondo biennio economico del contratto nazionale che interessa oltre 1,6 milioni di lavoratori Fiom, Fim e Uilm hanno chiesto un aumento salariale medio a regime di 105 euro oltre a 25 euro per quei lavoratori che non fanno contrattazione aziendale. Le imprese si sono dette disponibili a incrementi calcolabili intorno ai 70 euro ed a riconoscere un aumento aggiuntivo per quei lavoratori che oltre a non fare contrattazione aziendale non hanno in busta paga neanche superminimi individuali.

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