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Bruxelles procede contro l'Italia

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Secondo fonti vicine al Dossier, la proposta ha ottenuto ieri l'approvazione dei capi di gabinetto dell'esecutivo Ue e sarà adottata domani come punto À - sul quale non è prevista ulteriore discussione - nella riunione settimanale della Commissione Ue che si tiene a Strasburgo. La Commissione europea intende far luce così sulle procedure di applicazione delle istruzioni di vigilanza della Banca d'Italia, cioè sui quei criteri fissati dall'istituto centrale per valutare la stabilità del sistema finanziario. La lettera di messa in mora contro l'Italia, primo passo della procedura di infrazione, servirà quindi a Bruxelles per capire se le procedure di applicazione sono in linea con i principi del Trattato, che nel campo della libera circolazione dei capitali (articolo 56 del Trattato) riguardano la trasparenza, la certezza giuridica, la proporzionalità e la non discriminazione. In particolare, i dubbi di McCreevy riguarderebbero i criteri utilizzati da Bankitalia per valutare le operazioni cross-border sulle banche italiane, nonostante la questione sia già stata sollevata dalla Banca centrale europea. Francoforte il 3 novembre scorso aveva però riconosciuto la correttezza dell'operato di Palazzo Koch nel seguire le procedure stabilite dal quadro legislativo nazionale.

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