
di FILIPPO CALERI ROMA si porta a casa un pezzo pregiato di Manhattan.

Sorgente ha, in particolare, acquistato una quota pari al 27,70% della società che controlla il 75% del grattacielo e si è riservata la possibilità di aumentare ulteriormente la partecipazione. Il restante 25% resta nelle mani americane della Tishman Speyer. I dettagli dell'operazione sono stati spiegati ieri in comunicato della società capitolina. L'immobile, costruito nel 1928-1930 da Walter Chrysler, con la progettazione e direzione di Van Allen, è stato valutato 3.700 dollari al metro quadro, per un valore complessivo di mezzo miliardo di dollari. Garantirà un rendimento lordo di circa 60 milioni di dollari all'anno (12%) e una redditività al netto delle commissioni, imposte, manutenzioni e ammortamento del mutuo, del 6% netto. «È stata un'operazione molto complessa - ha spiegato Valter Mainetti, amministratore delegato di Sorgente Sgr - abbiamo acquistato la partecipazione tramite la Tmw tedesca, controllata da Prudential. La Tmw aveva costituito un fondo sottoscritto da circa 4 mila medici tedeschi, parte dei quali hanno venduto a noi. Abbiamo così dovuto armonizzare il nostro intervento, dovendo tener presente i regolamenti della nostra Vigilanza, quelli della Germania e della Sec (la Consob americana ndr)» Il Chrysler Building, con le sue 20.961 tonnellate di acciaio, 3.826.000 mattonelle, 446.00 tegole, 3.862 finestre, 2.788 porte, 10.000 lampadine e 4.830 metri quadrati di marmi, è il diciottesimo edificio più alto al mondo. Alto 319 metri, per un totale di 77 piani, il grattacielo è stato voluto dal Walter Percy Chrysler, presidente dell'omonima casa d'automobili che vi ospitò la sede della Chrysler Corporation. A progettarlo, invece, è stato William Van Allen: caratteristica principale del grattacielo è il fatto di essere una torre Art Deco, rivestita in acciaio, con una forma che ricorda il radiatore di un auto. Anche gli angoli dell'immobile sono ornati da fregi che riproducono i tappi di radiatori delle vetture Chrysler di allora.
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