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di SERGIO PATTI NELLE casse dell'Unipol di Giovanni Consorte non c'è mai stato tanto denaro come adesso.

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Entro due giorni, inoltre, sarà interamente sottoscritto l'aumento di capitale in vista dell'Opa sulla Bnl. Ad oggi, l'aumento di 2.598,5 milioni di euro risulta sottoscritto per il 99,31% (pari a 2.580,6 milioni) dagli azionisti esercitando i diritti al termine del periodo di offerta in opzione. Comprensibile, dunque, la fretta della compagnia di assicurazioni nel voler lanciare l'offerta. Le richieste di autorizzazione sono sul tavolo dell'Isvap, che a quanto trapelato ieri potrebbe pronunciarsi già la prossima settimana. A stretto giro dovrebbe poi arrivare anche il verdetto di Bankitalia. L'Opa, quindi, potrebbe partire prima di fine anno, a meno di imprevisti come la violazione della passivity rule da parte della stessa Bnl, cioè la resistenza del management di una società sotto scalata. In questo senso i legali di Consorte hanno fatto raccolta delle numerose interviste e dichiarazioni rilasciate dal presidente della Bnl, Luigi Abete, oltre alle determinazioni del Cda - espresso della vecchia maggioranza azionaria - contrarie all'offerta Unipol. Determinazioni respinte punto per punto dalla compagnia. Tornando alla trimestrale, la raccolta complessiva Unipol ha raggiunto 6.145 milioni (+9,4%) di cui 3.361 milioni nei rami vita (+17,5%) e 2.784 nei rami danni (+1%). La raccolta diretta del comparto bancario è salita a 6,1 miliardi (+56,8%).

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