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Rcs, Deutsche vende al patto le azioni di Ricucci

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Il 4,6% in pegno dall'immobiliarista romano passa a Pirelli, Banca Intesa e Diego Della Valle

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Un'operazione che vale circa 290 milioni di euro, considerando anche la cessione di due pacchetti in Capitalia e Bpi, e che dà l'occasione di rafforzarsi, con una quota attorno al 4,8%, ai tre soci del Patto che guida la società editoriale: Pirelli, Banca Intesa e Diego Della Valle, autorizzati dal sindacato a portarsi al 5%. Un'operazione questa che consente di rendere più solida la presa del cosiddetto salotto buono sull'editore del Corriere della Sera con le quote, strette nell'alleanza che lo controlla, che dal 59,4% raggiungono il 63,5% circa. Della Valle si era portato di recente al 4,345%. Con l'acquisto nel collocamento di Deutsche dello 0,463% il patron della Tod's è ora salito al 4,809%. Pirelli ha comprato l'1,87% portandosi dal 2,94% al 4,81% di Rcs, mentre Intesa ha rilevato l'1,8% circa salendo dal 2,94% al 4,77%. Il collocamento blitz ha riguardato in totale 34,5 milioni di titoli Rcs, pari al 4,66% del capitale, a 4,3 euro per azione. Una cessione a prezzi ben lontani da quei 5,235 euro ai quali sono valutati i titoli Rcs in garanzia alla Bpi (che mantiene in pegno il 14,9% del gruppo editoriale). La vendita da parte dell'istituto tedesco ha poi riguardato circa 19 milioni di azioni Capitalia per lo 0,8% del capitale (a 4,3 euro per azione) e 8 milioni di azioni Bpi, pari all'1,5% del capitale (a 7,6 euro per azione). Nei mesi scorsi la banca aveva concesso a Ricucci una linea da un miliardo di euro, attivata per un terzo dall'immobiliarista, con un basket di azioni in garanzia. L'istituto aveva poi chiuso i rubinetti a metà giugno, limitando i rapporti ai 350 milioni già concessi, quando la scalata a Rcs aveva iniziato a sollevare troppi clamori, prima ancora che la vicenda si avvitasse nella svolta giudiziaria sulla partita Antonveneta. Il mercato, intanto, ha digerito solo in parte il collocamento di Deutsche Bank, con una flessione dell'1,83% a 4,284 euro per Rcs nel finale in borsa, dopo una sbandata iniziale di quasi il 4,8%. Giù dell'1,37% a 4,321 Capitalia. Va peggio a Bpi, che lascia il 3,2% a 7,73. Sulla base delle partecipazioni dichiarate da Ricucci ai magistrati milanesi a settembre, la sua quota in Capitalia si dimezza sostanzialmente allo 0,8% (in pegno a Bpi), mentre scende al 2,9% la presenza nella Lodi. L'interrogativo più grande sui rapporti tra Ricucci e le banche riguarda però il pacchetto Rcs in pegno alla ex Popolare di Lodi. Il nuovo dg, Divo Gronchi, ha già avviato i primi giri d'orizzonte e le ipotesi ruotano attorno a un collocamento obbligazionario o di altri strumenti finanziari, in cui sembra probabile un ruolo al fianco della Bpi delle banche azioniste del Patto, Intesa e Capitalia in primis e magari anche Mediobanca ma con un ruolo più defilato.

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