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Addio ai paradisi esteri Un esempio per Della Valle

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In queste settimane l'immobiliarista romano sta portando in Italia la sede di tutte le sue società. Stop, dunque, ai paradisi fiscali e alla società off shore - pienamente legittime, sia chiaro - che hanno permesso alla Magiste di ottimizzare le operazioni finanziarie e immobiliari. Una mossa che Ricucci sta accelerando per presentarsi sul mercato con tutte le carte in regola: le plusvalenze e la ricchezza prodotta dall'attività del gruppo saranno tassate in Italia. Ne gioveranno anche la trasparenza e il controllo su tutte le operazioni, come giustamente richiede un mercato finanziario sempre più attento alla correttezza dei grandi player attivi su Piazza Affari. Si tratta di un segnale di attenzione verso gli investitori e le autorità di vigilanza, che Ricucci ha deciso di dare prima di decidere le prossime mosse, a partire dalle sorti della sua quota Rcs in pegno alla Banca Popolare Italiana. Per ora nessuna mossa, quindi, nonostante le pressioni sul titolo di via Solferino. Resta da vedere se e quando Montezemolo, Della Valle e De Benedetti, giusto per citare tre dei tanti imprenditori che hanno portato alcune tra le loro società all'estero, decideranno di fare la stessa mossa: abbandonare i comodi paradisi oltre frontiera e mettere il tricolore sulle loro aziende. Lo faranno mai? g.p.

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