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Alitalia, Cimoli prepara il piano della svolta

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Incontro con le banche la prossima settimana. Senza il caro greggio conti semestrali in utile

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Già a conoscenza del fatto che senza i rincari del carburante la compagnia avrebbe chiuso il primo semestre con un utile. Intanto, però, nelle casse disastrate di via della Magliana arrivano circa 35 milioni di euro, grazie all'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto sui requisiti di sistema. Sono state fonti vicine ai due istituti finanziari(invitati a costituire il consorzio di garanzia per l'aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro) a segnalare l'intenzione della compagnia di bandiera di far conoscere al più presto, già la prossima settimana, le linee del nuovo piano industriale. Le banche sono andate in pressing per avere maggiore chiarezza sulle mosse che l'ad Giancarlo Cimoli ha predisposto per fronteggiare il nuovo scenario economico. I rincari del carburante sono stati così elevati negli ultimi mesi da mettere in dubbio l'efficacia delle strategie di rilancio disegnate solo qualche mese fa. Un punto talmente importante da essere illustrato nell'avvio del confronto che Cimoli ha avuto ieri con i sindacati. «Il rosso di 169 milioni di euro nei primi sei mesi di quest'anno è dovuto», avrebbe affermato l'ad di Alitalia, «al solo costo del carburante. Se il greggio avesse mantenuto il prezzo di 41 dollari al barile i conti di sarebbero andati in nero, per la prima volta negli ultimi anni». I conti non tornano, dunque, e per raddrizzarli l'ad ha prospettato ai sindacati un'ipoteca sulla flotta per ottenere 480 milioni di euro. L'incontro con le organizzazioni è stato aggiornato a oggi alle 10. L'accelerazione dell'arrivo del nuovo programma industriale sarebbe stata espressa da via della Magliana in un primo coloquio nei giorni scorsi con la banca tedesca. E ribadita, ieri, nel vertice che si è svolto tra il ministero dell'economia e i due operatori finanziari. Un summit che alla luce di quanto annunciato da Alitalia si è svolto un clima «positivo e costruttivo». E le aperture, dopo i tentennamenti dei giorni scorsi da parte, soprattutto, dell'istituto guidato da Corrado Passera, non sono mancate. Fonti vicine alla banca milanese hanno fatto sapere che il nuovo business plan sarà valutato con «estrema disponibilità e interesse». Via libera, condizionato, anche da Bruxelles che ha detto sì al nuovo piano industriale se rispetterà «tutte le condizioni stabilite a giugno», compressa la ricapitalizzazione da avviare «entro la fine dell'anno». Le novità hanno fatto bene al titolo in Borsa che ha regisrato un rialzo del 3,93%. A contribuire alla fiammata è stato anche il via libera dato dal governo al pacchetto di interventi per il comparto aereo. Una misura che secondo il viceministro delle infrastrutture Mario Tassone «vale circa 120-124 milioni e apporterà benefici ad Alitalia per il 30%». Per la Fit-Cisl, però, «non incide sui costi del sistema, non contiene un piano aeroporti, ed è assolutamente limitativo».

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