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Alitalia, Cimoli riduce le perdite

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La compagnia teme però che gli effetti del rincaro del carburante si facciano sentire soprattutto nel secondo semestre ed annuncia quindi, formalmente, l'avvio di nuove misure correttive nonché l'anticipo di altre azioni di risanamento previste dal piano industriale. L'obiettivo, assicura l'azienda guidata da Giancarlo Cimoli, è quello di confermare le previsioni che vedono per il 2005 «un risultato economico significativamente migliorativo rispetto a quello del 2004». Il consiglio di amministrazione della compagnia aerea, che si è riunito ieri per approvare la semestrale, conferma insomma le indiscrezioni che circolano da tempo senza però varare formalmente alcuna misura di quelle paventate dai sindacati, allertati per possibili nuovi tagli di personale per 1.500 unità e di nuove sforbiciate alle buste paga. Proprio ieri i sindacati hanno firmato l'ultimo accordo su cassa integrazione e solidarietà previsto dall'intesa firmata lo scorso anno a Palazzo Chigi e si dicono indisponibili a «nuovi interventi di taglio e contenimento del costo del lavoro». «Cimoli sta lavorando, le cose stanno andando avanti, e sta mantenendo la scaletta di marcia che si era riproposto» ha commentato il ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi. Nuove azioni di risanamento. Nonostante il caro-greggio, dice la compagnia, «la strategia d'intervento di Alitalia» prosegue e prevede, da un lato, «l'anticipazione di alcuni interventi di ristrutturazione e progetti di efficienza» previsti dal piano industriale e, dall'altro «l'attivazione di azioni addizionali» su network, distribuzione e costo del lavoro che però sono ancora «in fase di specificazione progettuale». Alitalia e sindacati concordano sulla necessità dell'avvio «immediato» di azioni di razionalizzazione del trasporto aereo. La compagnia assicura che il Governo avrebbe già «avviato un tavolo di approfondimento e di implementazione». Per i sindacati, invece, l'azionista governo appare «latitante», non avendo «nulla, o quasi, fatto sui requisiti di sistema e sul riequilibrio della catena del valore». Non solo: «il sostegno politico all'accordo con Air France non traspare. Qui - aggiungo Cgil, Cisl, Uil e Ugl - il management e azionista insieme sommano la propria incapacità di decisione». Migliorano i conti. «Netto» il miglioramento dell'andamento operativo ed economico anche grazie alle misure previste dal piano, già aggiornato ad aprile. La semestrale, inoltre, non solo confermerebbero le previsioni di budget ma per alcuni aspetti sarebbe anche migliore. L'aumento del valore della produzione (+209 euro a 2.157 euro), ad esempio, «è principalmente imputabile - dice la compagnia all'aumento dei ricavi da trasporto passeggeri (+15% circa) derivante dalla significativa espansione della capacità offerta, a flotta costante».

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