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I mutui spingono il mattone

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Con la conseguenza che la corsa al mattone, per il momento, non sembra destinata a esaurirsi. Il tasso sui prestiti per l'acquisto di abitazioni, secondo le rilevazioni della Banca d'Italia, a giugno ha toccato un nuovo minimo, attestandosi mediamente al 3,61%. Quattro centesimi in meno rispetto a maggio 2005, e quasi un decimo di punto percentuale in meno rispetto al 3,69% di giugno 2004. La ragione sta nella congiuntura economica negativa in Europa, che costringe la Bce ad una politica dei tassi prudente. La convenienza dei mutui, è particolarmente evidente per i prestiti a breve scadenza. Sui finanziamenti fino a un anno, a giugno 2005 si pagava un tasso del 3,49%, in calo rispetto al 3,52% di maggio e al 3,54% di giugno 2004. C'è invece un lieve rialzo del tasso d'interesse sui prestiti per la casa fra i 5 e i 10 anni, a giugno salito al 4,13% dal 4,11% di maggio, ma pur sempre più basso di un punto percentuale rispetto al 5,12% di un anno prima. Il mattone mantiene quindi ul suo appeal sugli italiani. E le banche continuano a erogare a pieno ritmo prestiti per la casa: le consistenze dei mutui a durata compresa fra uno e cinque anni sono salite ulteriormente, a giugno, a 4,55 miliardi di euro dai 4,51 di maggio, segnando nuovi massimi e attestandosi ben al di sopra dei 4,46 miliardi di giugno 2004. E per i mutui a oltre cinque anni le consistenze salgono a 194,46 miliardi, un livello superiore sia ai 191 miliardi del mese precedente che ai 163,2 miliardi di un anno prima, e che fa pensare che la scorsa al mattone non abbia proprio intenzione di fermarsi per prendere fiato. Ma l'indebitamento delle famiglie italiane si spiega anche col sempre maggiore ricorso al credito al consumo. Anche in questo caso, i tassi continuano a scendere: a giugno erano al 7,92% per i prestiti a durata compresa fra uno e cinque anni (8,35% a maggio), e al 6,87% per i prestiti a oltre cinque anni, quelli tipicamente impiegati per acquistare automobili. E a giugno le consistenze del credito al consumi hanno toccato i 26,63 miliardi.

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