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di GIOVANNI LOMBARDO RIPRENDE a correre il mercato dell'auto in Europa.

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Quasi 234mila veicoli in più che significano una vera e propria boccata d'ossigeno per un settore in crisi da anni. A beneficiarne soprattutto la Fiat, grazie allo stop dello sciopero delle bisarche ma anche agli sconti e alle offerte promozionali messi in campo dalla casa torinese. E ieri il titolo del Lingoto ha segnato un altra giornata positiva a Piazza Affari. In mattinata i guadagni hanno superato il 4 per cento per poi assestarsi in chiusura a 6,32 euro (+0,91%). Sostenuti gli scambi, circa 30 milioni di titoli, pari al 3,77 per cento del capitale ordinario. I dati della ripresa. A giugno le immatricolazioni di nuove auto in Europa occidentale sono salite del 4,5% raggiungendo quota 1,47 milioni e registrando il primo progresso dell'anno. I dati sono dell'Associazione tedesca dei costruttori di auto (Vda) e si riferiscono ai 15 paesi Ue, prima dell'allargamento del maggio 2004 più Norvegia e Svizzera. Nel primo semestre dell'anno, invece, le immatricolazioni europee sono scese dello 0,3% a quota 7,8 milioni di auto. In particolare, l'Italia ha registrato nei primi sei mesi del 2005, sempre secondo le anticipazioni della Vda, una flessione del 5,3% a 1.223.423 unità. I dati ufficiali dell'Acea (l'Associazione dei costruttori europei di auto), comprensivi anche dei nuovi paesi membri e dei dati delle singole case costruttrici, sono previsti per il prossimo 13 luglio. A giugno, sono risultate in crescita rispetto allo stesso mese del 2004 anche le vendite di auto in Germania (+8,2% a 336.629 unità), Francia (+2,6% a 223.397 unità), Spagna (+1,8% a 161.710 unità). Mentre, unico tra i cinque principali mercati Ue, la Gran Bretagna ha visto scendere le proprie immatricolazioni del 4,8% a 227.623 unità. Come l'Italia, il mercato britannico è risultato in flessione anche nel semestre (-5,8% a 1,23 milioni), mentre Francia e Germania nei primi sei mesi dell'anno hanno registrato incrementi rispettivamente del 5,6% (a 1,13 milioni) e del 2,5% (a 1,70 milioni). La Vda precisa che il progresso delle vendite del mese di giugno è stato ottenuto anche grazie ad offerte promozionali e sconti attivati, oltre che dalla Fiat, da Volkswagen e Ford. Montezemolo ottimista. Mentre slitta probabilmente alla prossima settimana l'incontro a Palazzo Chigi fra azienda e sindacato sul piano per l'Auto messo a punto dall'amministratore delegato Sergio Marchionne, il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ha parlato ieri di «realistico ottimismo» sul futuro dell'azienda. E i dati che arrivano dall'Europa sembrano dargli ragione. Un giudizio che è condiviso dalla Borsa. C'è anche chi da un'interpretazione più finanziaria dei movimenti borsistici, legata alle voci sulla ricerca di Marchionne di alleati finanziari per gli Agnelli, dopo che da fine settembre la loro quota scenderà al 22-23% quando le banche avranno convertito i loro 3 miliardi di crediti. Intanto Marchionne sta mettendo a punto la strategia per il settore Auto. Si tratta di un aggiornamento delle missioni produttive dei singoli stabilimenti alla luce dei nuovi modelli messi in cantiere quest'anno (Croma, Nuova Punto, 159, Alfa Brera). A Torino ci si attendono garanzie sullo storico stabilimento di Mirafiori, simbolo del gruppo automobilistico, dove vi lavorano ancora 15 mila persone.

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