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A Padova gli ispettori della Banca d'Italia

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«Le necessarie verifiche sull'operatività», come la banca centrale definisce il lavoro che sono chiamati a svolgere gli ispettori, potrebbero infatti preludere alla nomina di un commissario che dovrà condurre la banca fino alla data dell'assemblea. In alternativa potrebbe essere decisa la proroga del vecchio cda, che dovrebbe riprendere l'iter per la nomina dei nuovi amministratori. Dopo la delibera della Consob che, accertando l'azione di concerto tra la Popolare di Lodi, Danilo Coppola, i fratelli Lonati ed Emilio Gnutti, ha creato il presupposto per la sospensione del cda eletto il 30 aprile, spetta a Bankitalia sciogliere una matassa sempre più intricata. La banca padovana è di fatto senza governance e il Governatore Antonio Fazio ha disposto l'invio di un gruppo ispettivo coordinato dal capo dell'ispettorato vigilanza, Ciro Iorio. Intanto la vicenda legata alle due battaglie per la conquista delle banche italiane si arricchisce di un nuovo capitolo. I controlli esercitati da Bankitalia nell'ambito dei risvolti legati alle scalate ad Antonveneta e Bnl sono stati al centro di interrogatori tenutisi ieri in procura, a Roma, da parte del procuratore aggiunto Achille Toro e del sostituto Perla Lori. In particolare, sono stati sentiti come testimoni Francesco Frasca, direttore centrale per l'area vigilanza creditizia e finanziaria, e altri due manager, tra cui Claudio Clemente, addetti alla vigilanza.

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