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I protagonisti della guerra di Padova

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Da Fiorani a Groenink, ecco i nomi che hanno scosso il sistema italiano

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Ecco il profilo dei principali protagonisti della sfida per il controllo della banca padovana. Gianpiero Fiorani. Ragioniere originario di Codogno, è uno dei banchieri italiani più in vista, grazie anche alla vicinanza al governatore di Bankitalia Antonio Fazio. Negli ultimi sei anni ha portato la Popolare di Lodi, la più antica popolare italiana, a più che raddoppiare le proprie dimensioni attraverso le acquisizioni, passando dai 143 sportelli nel 1997 ai quasi mille attuali. Rijkman Groenink. È il presidente di Abn Amro, banca nata sulle ceneri di uno dei più antichi istituti di credito d' Europa. Classe 1949, Groenink fin dall' inizio della sua avventura italiana ha cercato di rassicurare i piccoli soci di Antonveneta sul rispetto delle regole e sulla continuità con l'attuale gestione. Lamberto Cardia. Il presidente della Consob ha dichiarato il «concerto» dopo una maratona notturna che ha visto il raggiungimento del parere unanime dei Commissari. Le indagini di Cardia sono durate almeno due mesi: in attesa dei superpoteri che gli saranno conferiti dalla legge sul risparmio, ha utilizzato i mezzi fin qui previsti, comprese le ispezioni. Emilio Gnutti. Per la Consob è uno dei componenti del patto non dichiarato per scalata. Il finanziere bresciano è legato da rapporti consolidati a Fiorani. Se l'Ops di quest'ultimo dovesse andare avanti il gruppo di Lodi diventerebbe il secondo azionista di Hopa con il 12,5%. Lonati. Anch'essi presenti sia in Bnl che in Antonveneta, Ettore, Fausto e Tiberio Lonati sono imprenditori bresciani a capo dell'azienda di famiglia. La Lonati, fondata nel 1945 da Francesco, è oggi uno dei principali produttori di macchine per calzifici, esporta ovunque e impiega 650 dipendenti a San Polo.

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