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Poste italiane, gli utili volano a quota 90 milioni

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Pari a un decimo del Pil la raccolta di risparmio. Cardi: gli esuberi Alitalia? Potremmo assorbili noi

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Dopo aver chiuso il bilancio in nero per il secondo anno consecutivo, con un utile netto consolidato di 90,3 milioni di euro, quattro volte tanto quello del 2003 (21,6 mln), il Cda proporrà tuttavia all'assemblea, convocata per l'11 di giugno, di destinare l'utile a riserva. A descrivere i contorni di un bilancio di successo sono stati ieri il presidente Enzo Cardi e l'amministratore delegato Massimo Sarmi secondo i quali anche i primi dati disponibili lasciano presagire che il risultato economico del 2004 «è in linea con le attese» e comunque superiore a quello del 2003. Nessun dettaglio, invece, sui tempi per la privatizzazione, sui quali «la scelta è dell'azionista». Ma Sarmi ha assicurato che l'azienda si sta muovendo «mattone per mattone in questa direzione», e un tassello importante è rappresentato anche dal fatto che Poste ha iniziato a generare cassa. Tra i principali numeri 2003, a livello di gruppo i ricavi da mercato ammontano a 7.444 milioni di euro. Gli investimenti sono stati di 480 milioni. Consistente anche la raccolta di risparmio postale che, ha detto Sarmi, ammonta a 230 miliardi, un decimo del Pil. Il bilancio 2003, ha sottolineato Cardi, rappresenta un «punto di non ritorno» sulla via della stabilità, tanto che Poste italiane «è ormai un'opportunità per il paese per creazione di valore e fornitura di servizi». Quanto al buco da 100 milioni di euro recentemente emerso, Sarmi ha precisato che «non si tratta nè di un buco nè di un ammanco, ma di operazioni a sostegno del debito che hanno generato perdite, tutte comunque comprese nel bilancio 2003». E mentre Poste si dice disponibile ad accogliere eventuali esuberi Alitalia nel caso in cui l'azionista lo decidesse, Sarmi afferma di non essere a conoscenza di alcuna ipotesi di passaggio di ulteriori quote della spa alla Cassa Depositi e Prestiti (che già ne controlla il 35%). Non sembra in vista, infine, un ingresso in Abi di Poste.

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