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Bruxelles fa scattare i dazi colpite le multinazionali Usa

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Ma Bruxelles ha, nel contempo, lasciato la porta aperta ad un'immediata sospensione delle sanzioni, appena il Congresso abrogherà la contestata legge fiscale americana. La decisione di Bruxelles potrebbe costare alle multinazionali statunitensi che esportano in Europa 315 milioni di dollari nel 2004 e 666 milioni nel 2005, «sempre e quando la legge dovesse rimanere in vigore», ha sottolineato la portavoce del commissario Ue al commercio, Pascal Lamy. Il via libera alle sanzioni, «che non sono ritorsioni ma solo contromisure» - ha precisato la portavoce, Arancha Gonzalez - è per Bruxelles un atto dovuto, visto che la legge Fsc è stata a più riprese ritenuta illecita dall' Organizzazione mondiale del Commercio (Wto). Ora lo sguardo della Commissione Ue è rivolto in due direzioni: da una parte al Congresso Usa, dove il lavoro svolto per ritirare la legge - ha detto Gonzalez - «ha fatto progressi», e dall' altra al meccanismo progressivo dei dazi che Bruxelles ha da tempo preparato per controbattere agli sgravi fiscali Usa. Comunque vada a finire, la vicenda 'Fsc' segna una tappa chiave nei rapporti Ue-Usa: è infatti la prima volta che Bruxelles approva sanzioni commerciali contro Washington, in un periodo in cui, fra l' altro, le esportazioni americane vanno a gonfie vele grazie alla crescente forza dell' euro nei confronti del dollaro.

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