Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Più salati gli alimentari e tensioni soprattutto sui prodotti freschi. Rallentamento per i servizi

default_image

Prime rilevazioni delle città campione: gli analisti si aspettano per febbraio un aumento del costo della vita al 2,3% Inflazione, risale il termometro dei prezzi

  • a
  • a
  • a

Alcuni analisti, infatti, si aspettano dalle rilevazioni delle città campione in programma domani un'inflazione al 2,3%, con un aumento dei prezzi mensile pari allo 0,2%. Ma c'è anche chi mostra maggiore ottimismo e prevede un dato stabile al 2,2%. L'aumento, se ci sarà, non dovrebbe comunque dipendere da ragioni strutturali o da una vera e propria accelerazione del carovita, bensì da alcuni effetti statistici sfavorevoli al secondo mese del 2004. «Ci sarà - spiega Giada Giani di Banca Intesa - un effetto statistico sfavorevole nel capitolo sanità: a febbraio dell'anno scorso, infatti, ci fu un fatto eccezionale, vale a dire l'introduzione del nuovo prontuario farmaceutico». Per quanto riguarda l'incremento su base mensile, infatti, «siamo in linea con la stagionalità. C'è una tendenza al rallentamento dei servizi, un contributo nullo dell'energy grazie al supereuro che annulla gli aumenti del prezzo del greggio e una dinamica stagionale sostenuta per alcuni prodotti a rilevazione trimestrale». A febbraio, ricorda l'analista, vengono infatti monitorati gli elettrodomestici, le spese relative alla manutenzione dell'automobile (per esempio il meccanico), alcune voci della ricreazione e dell'istruzione. Quanto agli alimentari, Giani prevede qualche tensione sui prodotti freschi, che sarebbero rincarati alla fine di gennaio. Anche secondo Ilaria Piemonte del Ref l'aumento di febbraio «non riflette una ripresa strutturale dell'inflazione, ma si determina con il venir meno del calo occasionale di gennaio, a sua volta verificatosi grazie al confronto favorevole con gennaio 2003». Anche per l'analista del Ref l'energia sarà stabile grazie al supereuro. Per gli alimentari, invece, prevede un andamento moderato, «per il progressivo rientro dei prezzi dell'ortofrutta e per il crollo del prezzo dei polli, a causa dell'influenza proveniente dall'estremo oriente». Più ottimista è invece Giuseppe Maraffino di Tradinglab, secondo il quale oggi le città campione diranno che l'inflazione è stabile al 2,2%, con un aumento mensile dello 0,1%. Al dato contribuirà «il petrolio stabile, che non porterà pressioni sulle benzine» e le tariffe di luce e gas. Il +0,1% congiunturale sarà relativo agli alimentari, «in lieve rialzo per ragioni climatiche». Anche Luigi Speranza (+0,2% mensile, +2,2% tendenziale) di Bnp-Paribas non crede all'ipotesi rialzo, «perché il calo delle medicine di febbraio 2003 sarà controbilanciato dall'energia».

Dai blog