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Occorre far capire che l'alto rendimento comporta un pericolo elevato. No al fondo di garanzia

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Il direttore generale Giuseppe Zadra al Forex indica luci e ombre della legge di riforma presentata dal governo Abi: bisogna educare il risparmiatore al rischio

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È il messaggio ribadito ancora una volta, e con forza, dal direttore generale dell'Abi, Giuseppe Zadra, alla tavola rotonda che ha concluso i lavori del decimo appuntamento del Forex. Davanti agli analisti, agli operatori di settore, il rappresentante dei banchieri ha sottolineato la necessità di educare il risparmiatore al rischio. Finché non c'è la esatta percezione che ad alto rendimento si associa inevitabilmente un alto pericolo, non si fa molta strada. A prescindere dalla riforma del risparmio presentata con il Ddl dal Governo. Un provvedimento di cui Zadra sottolinea gli aspetti positivi («va nella direzione da noi auspicata di un maggior rafforzamento dei poteri della Consob»), ma anche quelli negativi. In particolare la prevista costituzione di un fondo di garanzia per gli investitori. Si rischia di compromettere così quell'educazione al rischio già di per sé difficile, dando la sensazione che il pericolo possa in qualche modo essere aggirato. Zadra parla a una platea amica in cui trova segni di consenso, ma non manca di ricordare ai giornalisti che gli chiedono se le banche si sentano ancora sotto assedio che contro gli istituti di credito c'è ancora «una campagna di stampa accesa, violenta e immeritata». Prima aveva esposto la sua tesi nel dettaglio: l'informativa societaria è il perno di garanzia per il risparmiatore insieme al comportamento degli intermediari che deve essere corretto. Più o meno dello stesso avviso gli economisti intervenuti al dibattito: Amedeo Amato e Giovanni Battista Pittaluga, docenti di Economia all'Università di Genova. Lo sforzo dell'Abi, ha puntualizzato Zadra, è proprio quello di sollecitare l'investitore a comprendere la formazione del rischio. «Negli anni Settanta e Ottanta gli uffici reclami delle banche erano sommersi da lamentele sull'andamento delle azioni - ha spiegato - Ora questo non avviene più e possiamo dire che sono stati fatti passi in avanti sugli investimenti azionari, sul fronte della consapevolezza del rischio». Lo sforzo successivo «deve essere l'aiuto a percepire la rischiosità dell'investimento, senza dare la sensazione di dare garanzie sull'investimento». In altri termini, per Zadra, un conto è aiutare a comprendere come allocare i propri risparmi, altro è invece dare certezze sull'investimento. «Bisogna evitare - ha osservato - di trasmettere l'idea che comprare un titolo, non comporti un rischio». Sulle ulteriori proposte Zadra ribadisce quelle formulate durante l'audizione alla Camera a iniziare dalla possibilità di introdurre norme sulla responsabilità dei capi contabili delle società per cercare di individuare eventuali illeciti sin dall'inizio.

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