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Ferrovie, governo al lavoro per il cambio al vertice

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Il mandato di Giancarlo Cimoli nella doppia veste di amministratore delegato e presidente è scaduto. Ieri il ministro dei Trasporti Lunardi e il suo vice Martinat hanno detto chiaramente che il governo è al lavoro per trovare una soluzione. Anzi nel pomeriggio si era prefigurata la possibilità di un vertice in tarda serata per arrivare alla quadratura del cerchio in vista dell'assemblea degli azionisti convocata per oggi. È molto probabile però che l'appuntamento slitti a venerdì lasciando più tempo al governo per mettere a fuoco i possibili candidati. Cimoli dovrebbe restare saldamente in sella e la novità quindi ci potrebbe essere per la poltrona di presidente. Cimoli infatti oltre a godere di un solido appoggio politico (ha il supporto di Tremonti, Fini e Letta) ha portato anche considerevoli risultati di gestione. Il 2003, come ha lui stesso annunciato giorni fa, si chiuderà in leggero attivo. È il terzo risultato positivo sotto il suo mandato che si aggiunge a quello sul fronte della puntualità dei treni. La poltrona da occupare sarebbe quella quindi del presidente che si configurerebbe come una sorta di compromesso tra Tremonti e Lunardi. Numerosi sono i nomi che si sono fatti negli ultimi giorni. Accanto a Roberto Testore (numero uno di Finmeccanica), e di Giuseppe Smeriglio, presidente della Confetra, si è aggiunto anche Francesco Caio che verrebbe indicato da alcuni come la soluzione per la poltrona di amministratore delegato qualora saltasse Cimoli. In questa lista sono entrati nel tam tam dell'ultima ora anche l'ex ministro Roberto Radice, il presidente della Fiera di Milano, Luigi Roth e il presidente di Ferrovie Nord, Norberto Achilli.

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