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MILANO — La variabile impazzita del terrorismo ritorna a sconvolgere i delicati equilibri dei mercati finanziari internazionali.

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Tutto è partito ieri mattina quando la minaccia di un attentato terroristico nel cuore di Tokyo, fatta diffondere da Al Qaida, ha provocato un pesante ribasso sui mercati finanziari nipponici dove l'indice di riferimento Nikkei è sceso sotto la soglia psicologica dei 10.000 punti. Una situazione di panico che si è sommata a motivi più tecnici come i dati macroeconomici Usa diffusi venerdì, che mostrano alcuni limiti nella ripresa dell'economia di Oltre Oceano. L'ondata negativa partita dall'Asia ha proseguito la corsa all'apertura delle borse europee, che inoltre hanno scontato i risultati trimestrali non brillanti diffusi da diverse società e l'apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro (giunto a ridosso dei minimi storici) con inevitabili riflessi sulla competitività delle esportazioni del Vecchio Continente. La situazione si è aggravata nel pomeriggio a seguito del prevedibile avvio negativo di Wall Street e in particolare del Nasdaq. Sulle borse europee hanno franato così i titoli tecnologici (Stoxx -3,6%). In sofferenza le auto (-3%) e gli assicurativi (-2,8%). Male inoltre i telefonici (-1,7%), le banche (-1,8%) e i media (-2%). Ma sono stati i titoli legati al settore turismo e quelli delle compagnie aeree a soffrire la parte più consistente delle vendite. A Piazza Affari il Mibtel ha perso l'1,42% a 19.608 punti e il Mib30 l'1,52% a 26.307 punti. Deboli anche i tecnologici, in linea con l'andamento del settore in Europa, e l'indice Numtel ha lasciato l'1,72% a 1.547 punti. Assicurativi deboli. Ras ha perso il 2% a 13,31 euro. Le vendite sono ricadute soprattutto sui bancari. Intesa ha perso il 2,12% a 3,04 euro, Capitalia il 2,26% a 2,5 euro, Bnl il 3,19% a 1,88 euro. Monte dei Paschi, che ha presentato il piano industrialee una politica dei dividendi pari al 50-60%, ha guadagnato lo 0,28% a 2,54 euro. Maglia nera nel Mib30 per Parmalat che ha lasciato sul terreno il 4,58% a 2,14 euro. Il timore di una recrudescenza del terrorismo penalizza le società del settore turismo anche a Milano, dove Viaggi del Ventaglio ha perso il 2,59% a 2,07 euro e Grandi Viaggi l'1,97% a 0,68 euro. Scivolone inoltre per Alitalia (-3,27% a 0,26 euro).

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