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di LAURA DELLA PASQUA È BRACCIO di ferro tra il ministro del Welfare e Confindustria e sindacati.

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Si tratta di una massa di denaro consistente, pari a circa 400 milioni di euro l'anno. Le aziende infatti versano lo 0,30% del monte salari all'Inps che poi trasmette i fondi al ministero del Lavoro e di qui vanno alle Regioni. Su questi soldi ora si è scatenato un durissimo braccio di ferro tra il ministero del Welfare, la Confindustria e i sindacati. Gli industriali e i sindacati hanno creato sei fondi che dovrebbero occuparsi della gestione di questi finanziamenti per la formazione del personale. Ma finora nessuno è diventato operativo. La Finanziaria ha fissato le modalità di avvio dei fondi destinando 100 milioni di euro allo start up e stabilendo che a partire da gennaio ciascun fondo potrà utilizzare lo 0,30% del monte salari. Per fare in modo che questi contributi versati dalle aziende vadano nei fondi è necessario però che le imprese indichino chiaramente nel modello destinato all'Inps la destinazione. Altrimenti i soldi vanno automaticamente al ministero del Lavoro. Il fondo maggiore che riunisce circa il 47% delle imprese è Fondimpresa. Finora vi hanno aderito circa 35.000 imprese per un totale di oltre 2 milioni di lavoratori. Alla presidenza la Confindustria ha posto l'ex presidente di Assolombarda Benito Bendini mentre numero due è il sindacalista Cisl Guerisoli. Ed è proprio sull'operatività di questo fondo che si è scatenato un duro braccio di ferro tra la Confindustria e il ministero del Lavoro. Il ministro Maroni sostiene che i contributi versati dalle aziende sul monte salari sono soldi pubblici e quindi vanno sottoposti alle normative del pubblico impiego, ovvero per la gestione devono essere sottoposti a gare. Confindustria invece afferma che i contributi appartengono alle imprese che quindi devono decidere come impiegarli. Il ministero intanto sta preparando una circolare che affida la realizzazione delle attività di formazione alla procedura degli appalti pubblici. La posta in gioco è alta. Per la Confindustria si tratta di recuperare risorse alle aziende tant'è che l'associazione degli industriali sta facendo pressing sul ministero per congelare la circolare.

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