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La nuova imposta sui redditi in vigore dal 2004 Tassa sulle società: cambia nome e viene ridotta al 33 per cento

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Arriva l'Ires, la nuova imposta sui redditi delle società che dal 2004 sostituirà l'Irpeg con un aliquota ridotta al 33%. Scompare la Dit, debutta il consolidato fiscale. Queste alcune delle novità contenute nel decreto legislativo che oggi ha ricevuto il primo via libera dal Consiglio dei ministri. Ora il provvedimento passa all'esame delle commissioni parlamentari competenti. Accantonato dunque, al momento, l'ulteriore abbattimento dell'Irpef, passa invece come primo tassello della riforma, la «rivoluzione» per i redditi delle società. «Un atto gravissimo» commenta la Cgil, rilevando che per gli sconti si parte dalle imprese. Per i ragionieri commercialisti si tratta invece di «un passo importante». Le novità introdotte dal decreto, secondo quanto previsto dalla legge 80/2003 (la delega fiscale), non porteranno costi aggiuntivi per l'erario. La riduzione dell'Irpeg, spiegano fonti del ministero dell'Economia e delle Finanze, sarà compensata, da altri «pezzi» del decreto, ovvero dalla scomparsa di alcune agevolazioni come la Dit, e dunque non sarebbe necessario un passaggio nella Finanziaria. Niente di fatto, invece, sul fronte Irap. L'imposta regionale sulle attività produttive non è nello schema. La riforma ha l'obiettivo di adeguare la tassazione sulle società, rilevano al ministero dell'Economie, all'evoluzione in atto nei Paesi europei. Ecco che cosa cambia nel fisco per le imprese: Irpeg addio, arriva l'Ires — Cambia il nome e anche l'aliquota. L'imposta sui redditi delle persone giuridiche (Irpeg) lascia il posto all'Imposta sul reddito delle società (Ires). L'aliquota è unica e passa dal 34% al 33%. Dividendi e credito d'imposta — Verso la cancellazione del credito di imposta sui dividendi. Il problema cioè verrà risolto all'origine, dal momento che, al posto del credito in un momento successivo saranno ridotte aliquote e base imponibile per i dividendi percepiti. Consolidato nazionale e internazionale — Entra in scena il consolidato fiscale. La società controllante e ciascuna delle società controllate al 51% potranno congiuntamente esercitare l'opzione ai fini della determinazione di un unico reddito imponibile complessivo. È prevista inoltre la possibilità di un consolidato mondiale. Dit, esperienza al capolinea — Scompare la Dual Income Tax, che consentiva la detassazione degli utili reinvestiti. Ma il depotenziamento aveva di fatto già «cancellato» questa agevolazione per le imprese. Niente tasse sulle plusvalenze — Diventano irrilevanti ai fini fiscali, ovvero non saranno più tassate, le plusvalenze realizzate su partecipazioni societarie (principio della «participation exemption») purché siano iscritte nelle immobilizzazioni finanziarie. barriera alla sottocapitalizzazione — Per contrastare l'abuso di forme di finanziamento attivate ai fini di vantaggio fiscale sono introdotte misure contro la «thin capitalization», ovvero penalizzazioni per le società troppo indebitate verso i soci.

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