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Aerei, rimborsi più alti a chi resta a terra

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Previsti tre scaglioni di risarcimenti in base alla lunghezza delle tratte. Da 250 a 600 euro

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La commissione europea per i trasporti ha approvato con 40 voti favorevoli, 4 contrari e 5 astensioni la relazione di Giorgio Lisi, sulle norme in materia di compensazione e assistenza per tutti i passeggeri che si trovano ad affrontare il disagio di una mancata partenza. L'organo parlamentare ha preso atto dell'inserimento, nella posizione comune del Consiglio, della richiesta di garantire un migliore indennizzo ai passeggeri a cui viene rifiutato l'imbarco. L'overbooking, infatti, non va mai in vacanza, anzi imbarchi negati, cancellazioni e ritardi dei voli, in questo periodo, sono problemi comuni a molti vaggiatori. Le norme oggi in vigore prevedono rimborsi esigui che vanno dalle 150 alle 300 euro. La commissione, invece, sta per adottare un meccanismo che prevede tre scaglioni di risarcimento: 250 euro per le tratte aeree inferiori ai 1.000 chilometri, 400 euro per quelle tra i 1.000 e i 3.500 chilometri e 600 euro per quelle di oltre 3.500 chilometri. Non solo. Se il volo viene cancellato, con o senza preavviso, indipendentemente dal fatto che la cancellazione sia dovuta a circostanze straordinarie estranee al controllo del vettore, questo dovrà fornire ristoro o alloggio, secondo i casi, nonchè il rimborso delle spese di trasporto dall'aeroporto all'hotel. Quanto al diritto al rimborso o alle partenze con voli alternativi, i parlamentari precisano che i passeggeri devono poter scegliere tra il rimborso, entro 7 giorni, del biglietto corrispondente al prezzo d'acquisto per le parti di viaggio non effettuate o per le parti di viaggio già effettuate e diventate inutili rispetto al programma iniziale, o un volo di ritorno, nel più breve tempo possibile, verso il luogo di partenza. È inoltre possibile un imbarco con voli alternativi verso la destinazione finale con condizioni di trasporto simili a quelle del biglietto acquistato. Inoltre, se il volo tarda di due ore nel caso di tratte di almeno 1.500 chilometri, di 3 in tratte intracomunitarie di oltre 1.500 chilometri o di 4 ore per le altre, avrete diritto a ristoro e pernottamento. Dal 1° gennaio 2004 poi sarà più facile scegliere la compagnia con cui viaggiare: una graduatoria sulla qualità sarà stilata ogni mese sulla base dei seguenti criteri: frequenza degli imbarchi negati, perdita dei bagagli, ritardi, lamentele dei passeggeri e valutazione della qualità delle informazioni e dei servizi.

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