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Borse giù, Usa ancora pessimista sulla ripresa

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Piazza Affari frena (+0,07%). Corre Fondiaria-Sai (+4,02%). Attesa per l'ingresso di Ligresti in Capitalia

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A Milano Piazza Affari chiude con un indice al rialzo per i titoli del Nuovo mercato. Il Numtel registra un segno + dell'1,21 per cento a 1343 punti. Il Mibtel, invece, ha un rialzo più leggero, ma comunque positivo: 0,07 a 19 mila 046 punti. Dopo la chiusura positiva dell'altro ieri, insomma, il trend è continuato anche ieri. A tirare" i titoli, a metà giornata, è stato anche l'andamento di Fiat, con Ifi e Ifil e di Capitalia. Si è infiammata sul finale Fondiaria Sai (+4,02% a 14,35 euro), tra scambi per 865 mila titoli, più che raddoppiati rispetto alla media che nel mese di agosto di 340 mila circa. Sul titolo, secondo gli stessi, peserebbero le attese per il nuovo sindacato dei soci di Capitalia al quale dovrebbe partecipare Ligresti, candidato anche per il ruolo di partner bancassicurativo. Bene anche Stm, così come il titolo Alitalia, spinta dalle voci di un consolidamento nel comparto aereo così come Fiat ha ricevuto una buona spinta al rialzo dalla notizia che a Bruxelles era stata approvata la cessione di Fiat Avio e che le vendite in Brasile restavano, per la casa automobilistica torinese, in pole position rispetto ai concorrenti. Diverso l'andamento delle Borse del Vecchio Continente, che dopo una partenza al rialzo, frenano dopo la diffusione dei dati relativi all'inatteso calo dell'indice dell'università del Michigan, che misura la fiducia dei consumatori Usa. Parigi registra improvvisi ribassi, con un - 0,08 raggiungendo i livelli di Londra a - 0,28 che era partita, a differenza della borsa francese, debole fin dalla mattinata. Chiude in positivo, invece, la seduta della Borsa di Tokyo, dove l'indice Nikkei segna un positivo 1,41 per cento. Si tratta del nuovo massimo raggiunto negli ultimi tredici mesi. A fare da acceleratore, in questo caso, sono i dati positivi sulla ripresa economica negli Stati Uniti. E mantiene un parziale andamento positivo Wall Street, che tiene nonostante le poco confortanti notizie che giungono da Baghdad. Dopo l'attentato alla sede dell'Onu della capitale irachena, infatti, gli operatori si attendevano un immediato ribasso generalizzato delle quotazioni. Così come, d'altronde, ci si aspettava, dopo le notizie relative al calo di fiducia dei consumatori che già aveva infierito sulle borse europee. Gli operatori newyorchesi, invece, sorprendono tutti, e il rally borsistico avviato fina dall'11 marzo sembra deciso a non arrestarsi. A trainarlo restano soprattutto proprio le aspettative degli operatori, che rimangono convinti che l'economia americana andrà presto incontro a una decisa ripresa.

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