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Sospesa la prescrizione contributiva

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Infatti, tenendo conto dei ritardi nell'accredito della contribuzione per l'anno 1998 sulle posizioni assicurative dei lavoratori dipendenti, verificatisi in occasione dell'eliminazione del modello O1M (la certificazione dei contributi versati dal datore di lavoro) e dell'introduzione del modello 770, il legislatore ha ritenuto opportuno sospendere la prescrizione contributiva di 18 mesi a partire dal 1° gennaio di quest'anno. Il riferimento all'estratto-conto, ha indotto l'Inps a ritenere che il legislatore abbia voluto riferirsi a qualsiasi tipologia di contribuzione accreditata per l'anno 1998 sia sulle posizioni dei lavoratori dipendenti sia su quelle degli autonomi. Di conseguenza, tutti i termini prescrizionali che non risultino chiusi entro il 31 dicembre 2002, subiscono una sospensione dal 1° gennaio 2003 al 30 giugno 2004 e ricominciano a decorrere dal 1° luglio 2004. Ai fini della determinazione del quinquennio, pertanto, il periodo trascorso tra la data in cui i contributi erano dovuti e il 31 dicembre 2002 va sommato al periodo successivo al 1° luglio 2004. Due parole sul significato di prescrizione dei contributi. Quando sono trascorsi dieci anni dal momento in cui esisteva l'obbligo di versare i contributi, questi sono "prescritti" cioè l'Inps non può più richiederne il versamento, e il datore di lavoro non può volontariamente regolarizzare la posizione del dipendente. A decorrere dal 1° gennaio 1996 il termine della prescrizione è stato ridotto da dieci a cinque anni. Resta di dieci anni nel caso in cui siano il lavoratore o i suoi superstiti a denunciare la mancata assicurazione da parte del datore di lavoro. Si riportano di seguito i periodi contributivi oggetto del provvedimento, con le scadenze originarie e le nuove, che tengono conto della sospensione, comunicate dall'Inps in relazione all'applicazione di quanto previsto dalla legge finanziaria.

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