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Lavoratori agricoli, le scadenze La normativa divide le aziende in quattro fasce di reddito

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Il versamento di quanto dovuto dovrà essere effettuato con i modelli unificati F24 che l'INPS ha spedito agli interessati con posta prioritaria. Quello fissato per il 16 luglio è soltanto il primo appuntamento: le altre tre rate dovranno essere versate, rispettivamente, entro le scadenze del 16 settembre e 17 novembre 2003, e 16 gennaio 2004. Il calcolo Il calcolo dei contributi dovuti dai lavoratori autonomi agricoli si basa su una classificazione che divide le aziende in quattro fasce di reddito: al reddito convenzionale individuale corrispondente alla specifica fascia in cui è inquadrata l'azienda, viene poi applicata una determinata aliquota percentuale. Il reddito medio convenzionale è determinato sulla base della media tra le medie salariali giornaliere degli operai agricoli a tempo determinato: per l'anno 2003 il reddito medio convenzionale, il cui decreto è in corso di pubblicazione è stato determinato in 41,81 euro. Al reddito vanno applicate le seguenti aliquote percentuali (maggiorate dello 0,50% rispetto a quelle dell'anno precedente, come stabilito dal decreto legislativo 146/1997): · 20,30% (ridotta al 17,80% per i soggetti di età inferiore a 21 anni) per la generalità delle imprese; · 17,30% (ridotta all'12,80% per i minori di 21 anni) per le imprese ubicate nei territori montani o in zone svantaggiate. Le percentuali comprendono il contributo aggiuntivo del 2% previsto dalla legge 233/1990 sulla riforma dei trattamenti pensionistici dei lavoratori autonomi. È dovuto inoltre un contributo addizionale di adeguamento periodico che, per il 2003, è pari a 0,53 euro a giornata, per un massimo di 156 giornate all'anno. Il contributo di maternità. Ogni iscritto alla gestione speciale dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni deve inoltre versare un contributo ai fini dell'indennità giornaliera di gravidanza e puerperio, per un importo di 7,49 euro l'anno. Dal 1° gennaio 2001 possono beneficiare dell'indennità di maternità anche le imprenditrici agricole a titolo principale, per cui il contributo è dovuto anche da tale categoria. Contributi INAIL. Il contributo per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, dovuto dai coltivatori diretti e dai mezzadri e coloni (e riscosso dall'INPS con la procedura unificata), è fissato per l'anno 2003 in 683,09 euro. Per le aziende situate nei territori montani e nelle zone agricole svantaggiate è previsto un importo ridotto pari 473,03 euro. Il contributo non è dovuto dagli imprenditori agricoli a titolo principale.

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