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Edf, Bruxelles bacchetta l'Italia va modificato il decreto anti-Edf

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In particolare per quanto riguarda l'Italia si tratta del cosiddetto decreto anti-Edf con il quale i diritti di voto del gruppo Electricité de France in Italenergia sono limitati al 2%. L'esecutivo europeo ha invitato formalmente i due Paesi ad uniformarsi al diritto comunitario per quanto riguarda la legislazione che limita i diritti di voto connessi ad investimenti di società pubbliche nel settore dell'energia. Per Bruxelles, "talune disposizioni delle leggi spagnola e italiana in materia costituiscono delle restrizioni ingiustificate al libero movimento di capitali, in violazione delle norme del trattato". Se le autorità degli Stati membri interessati non prenderanno entro due mesi dal ricevimento del parere motivato misure soddisfacenti per conformarvisi, la Commissione potrebbe decidere di sottoporre la questione alla Corte di giustizia Ue. Sempre sul fronte Edf e sulla decisione di Bruxelles c'è anche da registrare un nuovo intervento del ministro per le Attività produttive Antonio Marzano: "Se il governo francese andrà verso la liberalizzazione o addirittura la quotazione in borsa di Edf, certo il quadro cambierà". Il governo, ha proseguito Marzano parlando in conferenza stampa a Bruxelles dove ha presentato il programma del semestre di presidenza italiana dell'Ue, "é favorevole agli investimenti stranieri in Italia; chiediamo solo due cose: che siano investimenti privati e che ci sia reciprocità".

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