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Telecom, con la fusione Olivetti porta in dote 31,891 miliardi di debiti

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Seconda tappa sulla strada di Oli-Tel dopo il via libera di sabato dell'assemblea Telecom. Poi un pezzo di storia della finanza italiana sparirà, dalla Borsa ma non dai prodotti nè dall'immaginario collettivo. Il marchio Olivetti continuerà ad apparire nei programmi industriali, commerciali e culturali. I titoli della società, fondata agli albori del secolo, in seguito alla fusione con Telecom Italia lasceranno Piazza Affari, dove avevano debuttato nel 1960, una volta perfezionata l'operazione. Quello che oggi si presenta al voto degli azionisti è un gruppo che porterà in eredità alla nuova Telecom un debito finanziario netto (al 31 marzo ) di 31,891 miliardi di euro. La gestione Tronchetti Provera ha portato però a fine 2002 a una diminuzione di 4,963 miliardi (da 38,362 del 2001 a 33,399 al 31 dicembre 2002) e nei primi tre mesi del nuovo anno a un ulteriore calo di 1,508 miliardi di euro. Post fusione la situazione sarà gravata dai 9 miliardi di euro necessari a finanziare il recesso Olivetti e l' opa sulle azioni Telecom, ma nelle previsioni, riconfermate da Tronchetti sabato, nuove dismissioni per 4,5 miliardi e un flusso di cassa netto cumulato nel 2003-2004 riporteranno fra 18 mesi il debito a 34,3 miliardi di euro. «Considerando i benefici fiscali aggiuntivi che deriveranno dalla fusione, il risultato netto della società risultante si prevede positivo» ha inoltre preannunciato il cda di Olivetti quando a marzo ha approvato i conti trimestrali. Il bilancio 2002 che l'assemblea è chiamata ad approvare, ha però chiuso ancora una volta in rosso anche se la perdita di 773 milioni di euro è in deciso miglioramento rispetto contro i -3.090 milioni del 2001 . In calo però dell'1,9% i ricavi che sono ammontati a 31,408 miliardi di euro. La riduzione deriva per 3,824 miliardi di euro dall'avanzo finanziario del gruppo Telecom e per 1,139 miliardi da quello delle altre società del gruppo, quali l'incasso dei dividendi Telecom e la cessione della partecipazione in Lottomatica. Grazie alle operazioni del 2002 e dei primi mesi del 2003 per il rifinanziamento e l'allungamento delle scadenze del debito, la vita media del debito Olivetti è salita a 5,5 anni, contro i 4,8 anni del febbraio 2002. Il 93% dell'indebitamento totale del gruppo risulta a medio-lungo termine.

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