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Pronto il comitato per il referendum anti decreto

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Ieri è stato presentato il comitato promotore formato da esponenti dell'opposizione e dalle associazione dei consumatori. Il comitato sta già predisponendo il quesito referendario che verrà depositato presso la Corte Costituzionale dopo la pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale. Il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, sul referendum fa spallucce («ognuno prende le iniziative che crede») e difende il decreto convertito in legge: «La legge mette ordine in un settore che rischiava la confusione più totale», con oneri per le compagnie e conseguenti costi per gli assicurati. "Il mio obiettivo non è quello di far aumentare le tariffe ma di ridurle". Intanto, l'incontro al ministero delle Attività Produttive tra governo, consumatori, Ania e Isvap in programma oggi, come conferma lo stesso ministro, avrà esclusivamente carattere tecnico e non si prevedono quindi passi avanti in direzione di un accordo tra consumatori e compagnie. Il tavolo vero e proprio, invece, dovrebbe essere convocato per la prossima settimana, ma l'ipotesi di un accordo resta lontana nonostante Marzano intenda partecipare "per dare l'avallo alle decisioni". Ma all'incontro di oggi Cittadinanzattiva non prenderà parte perchè l'associazione si aspetta ora «solo atti concreti». «Dal Governo e dal Parlamento - afferma il vice segretario generale Giustino Trincia - aspettiamo ora solo atti concreti, come lo è stato la stangata propinata ai consumatori con la recente conversione in legge del Decreto Legge salva compagnie. Proprio mercoledì l'Ania, per bocca del direttore generale Giampaolo Galli aveva fatto una brusca marcia indietro rispetto agli annunci dei giorni scorsi (sconti tariffari ai neopatentati una volta convertito il decreto in legge), ammettendo che l'associazione non può fare pressione sulle compagnie per ridurre le tariffe e rinviando la palla al ministro chiedendogli di intervenire con una sorta di "moral suasion". Una moral suasion del tutto inutile visto che lo stesso Marzano puntualizza che "la formazione delle tariffe, come quella dei prezzi, spetta al mercato".

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