Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Soldi per i video hot e la ludopatia della Prati. La verità di Eliana Michelazzo fa acqua

L'ex agente della showgirl a Live - Non è la d'Urso si scaglia contro "Donna Pamela" e litiga con Guendalina Tavassi

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

Eliana Michelazzo, ex titolare dell'Aicos Management e manager di Pamela Prati, a “Live Non è la d'Urso” si scaglia contro Pamela Perricciolo che ha manipolato un bambino per interpretare Sebastian: “Maledetta!” Si dichiara all'oscuro di ogni macchinazione e conferma: “Sono stati chiesti soldi per i video hot”. Bagarre con l'accusatrice Guendalina Tavassi: “Vergognati, infame”, mentre si scopre che Pamela Prati sarebbe ludopatica: giocava alle slot.  Nuove crepe nella verità di Eliana. Lo spin off delle “Nozze Prati-fake Mark Caltagirone” vede nel ruolo di protagonista Eliana Michelazzo. A giudicare dai suoi comportamenti le devono essere mancate molto le luci della ribalta. A “Live Non è la d'Urso” affronta gli “sferati” e riperde la faccia: Eliana non ha vuotato il sacco sul “punto più basso della televisione italiana” (cit. Aldo Grasso), ha preso  frammenti di storia e li ha ricombinati in modo tale da far tornare la sua tesi. Come un mago che estrae dal cilindro il coniglio di turno. In fondo l'importante è che la ricostruzione sia verosimile, non vera. Nell'undicesima puntata di “Live”, Barbara d'Urso manda in onda il backstage di una settimana fa: la Michelazzo si rotola per terra, si accuccia, assume la posizione fetale, si autoelogia (“io sono buona, non merito tutto questo”) e naturalmente singhiozza disperata anche se piange senza piangere, lacrima senza lacrimare. Ecco, poteva andare allo stesso corso di recitazione del marito fake Simone Coppi, lui è riuscita a infinocchiarla ben benino per 10 anni. Eliana si è autodiagnosticata “una doppia personalità” e con telecamere al seguito va a farsi visitare dal professor Alessandro Meluzzi. Come in un'esterna di “UominieDonne”. Ovviamente lo psichiatra pensa che non sia una simulatrice. Eliana Michelazzo mette piede in studio e sono fulmini e saette: “Barbara posso dire una cosa? Sono senza parole, i bambini non si toccano, che schifo. Pamela (Perriricciolo, nda) sei una maledetta! Hai rovinato me e tutte le persone che ti hanno circondato. Il giorno del video della merenda io era tranquilla, mi aveva detto che era andato a prenderlo dagli assistenti sociali. Il bambino era iscritto all'agenzia, ma non l'ho mai visto. La storia del tumore? Sì ho le chat, mi mandava tanti messaggi in cui diceva che andava a fare la chemio e io rispondevo ‘amore di zia mi dispiace tantissimo'. Ho anche le fotografie di una bambina: era la figlia di Marco Di Carlo (il manager fatto passare per Mark, nda). La mente malata di Donna Pamela parlava sempre di malattie, tutti quelli coinvolti hanno avuto malanni”. Si aspetta l'applauso, ma il pubblico è gelido. Non vola neppure una mosca. Barbara d'Urso le chiede una replica all'ultima intervista di Pamela Prati e Eliana faccia di bronzo afferma con tono perentorio e indagatore: “Il copione è recitato male. Mi dà fastidio che metta me e la Perricciolo sullo stesso piano. La Prati deve spiegare chi ha visto quella sera con il cappellino. Ce lo spiegasse chi era! Alla Toffanin non l'ha detto. Se fai le Storie sei consenziente, nessuno ti sta obbligando a farlo!”. Già questo basterebbe a congedarla: quello che vale per la Prati a maggior ragione vale per lei che di Storie Instagram e foto di Simone senza volto ne ha fatte in 10 anni.   Su Sebastian Caltagirone, la Michelazzo tira in ballo Wanda Ferro per gettare un altro po' di fumo negli occhi: “Il bambino di cui si parla adesso io l'ho visto tre anni fa in una foto con Wanda Ferro, erano all'aeroporto, anche lei dovrebbe dire la verità invece di mentire!”. In poche parole l'unica sincera è lei: ha mentito a tutto spiano, ma è stata la prima ad aver chiesto scusa e dunque d'ora in poi ciò che dice deve essere accettato per postulato. Sulla presunta omosessualità, Eliana butta a mare Pamela Perricciolo: “Io sono etero e Pamela era veramente mia sorella. La gente ha avuto il dubbio perché vedevano solo lei con me, che qualcuno dica che c'era un rapporto intimo è una grande stron**ta. Il video che mi aveva dedicato? Magari lei era innamorata di me e io non lo sapevo”. Si rimane ipnotizzati e turbati davanti ai modi aggressivi, insolenti, sfrontati e presuntuosi di Eliana Michelazzo che da complice indagata si fa detective investigatore. Altro che situazione kafkiana. Barbara d'Urso passa la parola agli “sferati” e la prima a girarsi è Guendalina Tavassi, ex agenzia Aicos ed ex grande amica di Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo (erano presenti al suo matrimonio, nda). La Tavassi le dice che è una gran bugiarda: “Dici cavolate, non puoi pensare di passare per vittima, stai continuando a prendere in giro tutta Italia, tu stavi con Pamela h24. Sapevi benissimo che Simone Coppi era un fake, entravi nel suo profilo. Io sono un genio in confronto a te, ho capito dopo una settimana che non esisteva. Hai fatto questo per mascherare l'amore con Donna Pamela. Dietro a questa cosa ci siete tu e Pamela. Tu la butti sulla malattia per uscirne pulita. Avete provato a fregare anche me, ma non ci sono cascata. Mi dicevi ‘dai conosci il cugino di Simone così usciamo tutti insieme'”. Eliana Michelazzo reagisce con una veemenza inopportuna: “Ti sei sposata nel 2013 e non ci siamo più frequentate (viene smentita da alcune foto, nda). Io sono stata una stupida, avevo la mente offuscata” e poi la sbrana: “Vergognati, sei un'infame!  A 40 anni non ho fatto un figlio, non capisci niente! Basta, non ti voglio più sentire”. Per rendere l'idea lo stile è quello di Wanna Marchi e della figlia Stefania Nobile. La Tavassi nota diverse discrepanze: “Come è possibile che il bambino fosse iscritto alla tua agenzia e tu non lo conoscessi? Come mai quando venivi a Mediaset per le tue assistite non hai mai detto a Barbara d'Urso del parente in comune (il cugino di Simone Coppi, Danny che si spacciava per il fidanzato della d'Urso, nda)? Non l'hai fatto perché eri tu a scrivere su Facebook. E' stato un gioco malato tra te e Pamela. Hai giurato il falso su tuo padre morto dicendo che avevi visto Mark Caltagirone. Sei la beffa d'Italia”. La Michelazzo attacca a testa bassa per difendersi: “Era Pamela che scriveva dai profili fake, ho giurato di averlo visto in video, non di persona. Stai facendo una grande figura di m**da, vergognati, sei un'infame, ma vaffa***o!! Stai buttando fogna addosso a me”. Barbara d'Urso, non affossa la sua ospite, ma osserva: “In effetti è particolare che te non me ne abbia mai parlato. Ah, non l'hai fatto per delicatezza. Ok”. Ecco, un'altra cosa straordinaria di questa storia è che si può trovare una giustificazione a tutto, anche alle cose più irrealistiche. Viene fuori l'identità del ragazzo fatto passare per Simone Coppi: si tratta di Stefano conduttore di una tv svizzera, le cui foto non sembrano certo quelle di un Magistrato Antimafia Minorile. La Michelazzo di nuovo si sforza di piangere ma la performance non è buona nemmeno per i Ratti Awards: “Scusate, mi sento presa per il c**o. Mi portate dei fazzoletti?”. Niente applauso consolatorio. Eliana Michelazzo si impappina, ma dice la verità sull'utilizzo del cognome Coppi e sui presunti ricatti per i video hot: “Pamela Perricciolo si accreditava presso le persone utilizzando il cognome Coppi, diceva che era importante e aveva potere, faceva credere chissà che. Almeno così posso pensare (tradotto: questo era il giochino). Se entravo nel profilo di Simone Coppi come ha detto la Perricciolo? Sì, ma per controllarlo, ero gelosa. Il documento di riservatezza? Era una tutela per la mia agenzia, riguardava i costi del matrimonio, le esclusive, ma non vale niente, è decaduto perché ci siamo accusate a vicenda”. E i video hot raccolti con le chat sono mai stati usati per avere soldi? La risposta è raccapricciante: “Sì, alcune persone l'hanno anche detto. Certo che c'è un sistema. Dietro a Pamela c'è qualcun altro e non so chi, penso la famiglia”. Il giornalista Riccardo Signoretti ricorda che la matrigna di Guendalina Tavassi è Irene della Rocca, avvocato di Pamela Prati, e l'accusa di conflitto d'interessi. La reazione di Eliana Michelazzo è a dir poco ignobile. Con aria trionfa e boriosa grida: “E' tutto calcolato!!! Business! Business! Vergognati! Prendevi i soldini (e fa il gesto della mano, nda), vai fuori che stai facendo una figura vergognosa. Vuoi venire a sederti al mio posto? Io ho una dignità”. Per la terza volta il pubblico non cade nel suo show-down, mentre i social scoppiano a ridere su “io ho una dignità”. Alle 00.15 Signoretti tira fuori una foto cruenta di Perricciolo (si intuisce che riguarda un gesto estremo) e una denuncia di tal Chiara a Eliana e Donna Pamela per estorsione. La Michelazzo ha fatto mettere a verbale che esiste un sistema, che dietro alla Perricciolo c'è la sua famiglia (sarebbe legata alla ‘ndrangheta) e che teme per la sua incolumità. Alessandro Cecchi Paone è lapidario: “E' un verminaio! Non è un caso di infermità mentale, ma di infermità morale”. L'ultimo blocco è sui presunti debiti di Pamela Prati, un inviato di “Live Non è la d'Urso” ha indagato e scoperto che la showgirl spende ore e ore a una videolottery, alle slot, non al Bingo. Una testimone anonima: “Veniva quasi tutti i giorni, dal pomeriggio alla sera dipendeva da quanto vinceva o perdeva, era una cosa risaputa”. Emerge anche un pignoramento di 372 mila euro a Pamela Prati a luglio 2018. Non si sa se sia stato saldato. Nella nuova versione di Eliana non tornano tante cose: un mese fa a “Live non è la d'Urso” indicò Pamela Perricciolo come una semplice dipendente, ora è il Deus ex machina, l'anima nera dell'Aicos. E' così volpina da tacciare Guendalina Tavassi di business, ma altrettanto ingenua da non sospettare mai che Simone Coppi sia finto. E' la titolare dell'agenzia ma non sa che il bambino era un suo iscritto e non l'ha mai visto.  Chattava con la d'Urso e Danny però non l'ha mai ricordato alla conduttrice, neppure quando il “Prati gate” ha iniziato a scricchiolare. La Michelazzo, che non concede il beneficio del dubbio a nessuno, che bolla come illogiche le dichiarazioni altrui chiedendo spiegazioni, al nostro posto crederebbe alle sue fregnacce?  Eliana ha detto una sola verità: il più pulito c'ha la rogna.

Dai blog