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Ciao Darwin, la famiglia del concorrente sotto choc. E Mediaset rompe il silenzio

Il 54enne rischia di rimanere paralizzato. Il comunicato dell'azienda: "Attivata la polizza assicurativa"

Giada Oricchio
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A “Ciao Darwin”, un concorrente cade dai rulli giganti, finisce in terapia intensiva al Policlinico Umberto I di Roma e nonostante l'operazione d'urgenza rischia di rimanere paralizzato a vita. La famiglia è sconvolta ed esprime rammarico per non aver ricevuto solidarietà e vicinanza da parte di Mediaset e della produzione di “Ciao Darwin”. Vengono diffuse le chat dei concorrenti tenuti all'oscuro della gravità dell'incidente e si viene a sapere che la puntata “incriminata” del programma di Paolo Bonolis andrà regolarmente in onda. E così in 48 ore monta la rabbia sul web per il cinismo dello “show must go on”. Ma Canale 5, la SDL TV (casa produttrice del programma) e Paolo Bonolis rompono il silenzio con un comunicato stampa postato sui social in cui smentiscono parzialmente le ricostruzioni fatte finora: “Informiamo di aver preso contatti formali nei giorni scorsi con la famiglia del concorrente infortunato (…). Oltre a manifestare vicinanza e rammarico per l'accaduto, Canale 5 e Paolo Bonolis hanno chiesto informazioni esatte sulle condizioni del congiunto, a ldi là dei sommari resoconti di stampa, mettendosi a disposizione (…). Ed è stata attivata la polizza assicurativa a copertura dell'infortunio”. In precedenza Stefano Ambrosetti, cugino di Gabriele, il 54enne caduto di schiena dai rulli giganti del “Genodrome” aveva dichiarato a Radio Capital che l'uomo era paralizzato dalla testa in giù: “Quando l' ho visto, dal collo in giù non sentiva più nulla, ora avverte solo leggeri segnali alle dita delle mani e dei piedi: i medici non si sono sbilanciati, ma non ci hanno dato molte speranze. Gambe e braccia sono immobili come macigni, il midollo ha sofferto una lesione. Quello che mi fa male è il silenzio assordante da parte della produzione. Nemmeno una parola per dire "Siamo vicini a Gabriele", ci dispiace. Mi aspettavo più vicinanza da parte della produzione. Prendono dilettanti allo sbaraglio e li mettono su giochi in cui, essendoci Mediaset dietro, ti auguri la pericolosità sia zero. Un incidente può avvenire, c'è un'assicurazione quello che mi dispiace è il silenzio, nemmeno due righe di vicinanza. Hanno deciso di sospendere la messa in onda del 26 aprile, dicendo che è per via delle feste, ma è difficile da credere. In più sembra che ci siano stati altri incidenti durante quel gioco (una signora si è rotta tibia e perone, nda). Perché non l'hanno cancellato?”. E' passata una settimana dall'incidente, avvenuto negli studi Elios di Via Tiburtina, e i medici hanno mantenuto la prognosi riservata senza diffondere alcun bollettino ufficiale, mentre la moglie Sabrina e il figlio Simone hanno preferito non commentare la vicenda pubblicamente. Pare però che si siano già affidati a un avvocato e abbiano presentato un esposto in Procura. Sull'altro fronte Mediaset ha allertato l'ufficio legale e fino a poche ore fa nonostante le accese proteste dei social si era rifugiata in un “no comment”. Poi “La Repubblica” ha svelato le chat Whatsapp dei “finti giovani”, il gruppo cui apparteneva Gabriele: “Ci hanno detto che non era grave, che stava bene”, “Invece lo era e la produzione lo sapeva”, “E allora perché giovedì ci hanno fatto registrare (il “Genodrome” viene realizzato mercoledì, nda)?”. E oggi qualcosa è cambiato nella linea difensiva con l'arrivo del comunicato stampa. Domani “Ciao Darwin” non andrà in onda, ma da Mediaset assicurano che non ci sia alcun nesso causa-effetto con l'infortunio. Il rinvio è dovuto alla volontà di non bruciare in giorni di festa “l'enorme raccolta pubblicitaria”. Con buona pace di Gabriele e delle teorie evoluzionistiche dell'uomo. 

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