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Giorgia straziante su Alex Baroni: "Quando morì..."

Giorgia

La cantante ospite a Verissimo racconta...

Giada Oricchio
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Giorgia, la voce "black" più raffinata d'Italia, è stata ospite di “Verissimo”. Umile, spontanea e spiritosa ha concesso al pubblico la sua vita pubblica e privata: dagli esordi al longevo rapporto con il coreografo e quasi marito Emanuel Lo. Poi ha ricordato Pino Daniele: “Mi manca l'amico” e Alex Baroni: “Una voragine, fu devastante”. Giorgia è accolta a “Verissimo” da una standing ovation: “Non do mai per scontato l'affetto del pubblico, sento la spinta forte di quest'emozione perché dà un senso al lavoro e pacifica i miei dubbi. Non solo sul palco, anche a casa sono un incubo, una maniaca del controllo, faccio tutto io anche la spesa”. La cantante scherza sulla sua persona: “Da piccola ero una bambina tranquilla e dolce anche se una volta ho rotto il dito a un bambino che si buttava addosso alle bambine per baciarle, poi sono diventata una ribelle, un po' rock ‘n roll. Il dramma fa parte di me, soffrivo inutilmente. Ho una doppia natura”. Giorgia iniziò cantando di nascosto sotto il tavolo di casa perché aveva un padre molto bravo (fondò il gruppo musicale “Vorrei la pelle nera”) e si vergognava: “Mi dava gioia cantare ma non pensavo potesse diventare il mio lavoro. Volevo diventare un'insegnante di inglese o fare la cassiera perché battevano i numeri, non come adesso che passano il codice a barre ed è noioso. Nel 1994 è arrivato Sanremo e la mia vita è cambiata”. Giorgia conferma un vecchio aneddoto: “Da piccola mio padre mi disse che Ray Charles aveva scritto il brano Georgia per me… volava basso. Gli ho creduto, ho scoperto la verità da sola da grande. Quando cantai con Ray Charles, qualcuno gli raccontò il retroscena, mi chiamò in camerino e si divertì molto ad ascoltare la storia”. Giorgia ricorda il mentore Pino Daniele: “E' stato un grande privilegio stargli accanto. Componeva prima la musica e poi le parole, cercava sempre il suono, mi manca moltissimo la sua musica e soprattutto il nostro scambio umano. E' uno dei pochissimi con cui ho avuto un'amicizia pura, vera. Mi manca l'artista, ma soprattutto l'amico. Ogni tanto ci parlo, spero che gli arrivi il mio pensiero. Spero che si possa sentire anche quello che non si vede”. E su Alex Baroni: “Nel tempo ho imparato che deve essere ricordato come artista. Il suo modo di cantare è tutt'ora imitatissimo, è stato importante per la nostra musica. Lui è stato una voragine nella vita, sono passata attraverso un tunnel di dolore. Se ne esci scopri risorse e strumenti per andare avanti. E' stato un buco nero per la sua famiglia, gli amici, la compagna del momento, per i fan. Per me è come se fosse successo un attimo fa, è un modo per tenerlo sempre accanto. All'epoca ebbi un crollo totale e assoluto, io sono stata aiutata. Ora me ne rendo conto, allora non lo capì. E' stata una cosa violenta e purtroppo non avevamo finito di dirci le cose. Non bisogna mai rimandare il “ti voglio bene”. E' vero che mi aveva cercato la sera prima, mi aveva lasciato un messaggio che ho conservato per molto tempo. Io non ebbi il tempo di rispondere (la voce è piegata dal rammarico, nda). Poi non so cosa è successo, ma il telefono non me l'ha fatto più trovare e l'ho preso per un segnale. Fu devastante, ci è voluto tempo, tanto tempo”. Nel 2004 però arriva il ballerino e il coreografo Emanuel Lo di 8 anni più piccolo: “Ha avuto tanta pazienza, io non volevo, l'ho fatto penare per la differenza d'età, gli dicevo ch doveva stare con le sue coetanee e invece si è preso questa persona che era da buttare. Ero da ricostruire”. Ma è il grande amore dal quale nasce Samuel e Giorgia diventa spiritosissima: “Non avevo più speranze perché avevo perso due figli, invece è arrivato questo biondino. Oh, ma non è vero che i dolori del parto si dimenticano, ma che te dimentichi! Sembravo l'esorcista, ho detto un sacco di parolacce. Subito dopo aver partorito ho chiesto un dito di grappa! Erano nove mesi che non bevevo niente. Ma la cosa bella è che io mi sono ripresa subito, mentre Emanuel era distrutto, emaciato, nemmeno avesse partorito lui”. Silva Toffanin domanda: “Il matrimonio?” e Giorgia: “C'è un bell'aneddoto. Emanuel me l'ha chiesto qualche anno fa e io ho detto sì, ma la cosa è finita lì. Se la donna non organizza, l'uomo non lo fa e quindi stiamo così”. Un'intervista a cuore pop aperto, come l'ha definita l'artista.

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