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La Clerici va, pari col trashissimo Uomini e donne da prima serata

Giada Oricchio
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Nella prima serata molto trafficata del venerdì esulta Antonella Clerici o Maria De Filippi? Difficile dirlo. La conduttrice di “Sanremo Young”  con il suo onesto programma concentrato in due ore e mezzo (dalle 21.25 alle 23.54) conquista per Rai1 3.623.000 spettatori pari al 16.18% di share, mentre “Speciale Uomini e Donne La Scelta” Su Canale 5 chiude mezz'ora dopo (dalle 21.36 alle 0.25) interessando 3.402.000 spettatori per il 16.72% di share. Un pareggio anche se l'anno scorso il talent della Rai debuttò con 4.513.000 telespettatori e il 20.4% si share. Su Rai2 la fiction Suburra al suo esordio ottiene 890.000 spettatori per il 3.72% di share, doppiato dal film di Italia 1 The Transporter che ha interessato 1.534.000 spettatori peri al 6.26%. Su Rai3 Benvenuto Presidente si è aggiudicato un buon 1.627.000 spettatori pari al 6.57% di share. Quarto Grado, l'approfondimento di Rete 4, è stato seguito da  1.114.000 spettatori con il 5.7% di share. Bene Propaganda Live su La7 con 1.055.000 spettatori e share del 5.51%, in calo Italia's Got Talent su Canale 8 con 1.260.000 spettatori pari al 5.2% di share. I telespettatori si sono spalmati sulle diverse proposte televisive. “Sanremo Young” ha conservato la scenografia del Festival di Sanremo e si avvale della conduzione vivace della Clerici risultando ordinato, veloce e piacevole senza strafare.  Al contrario “Speciale Uomini e Donne La Scelta” è stato un concentrato di bruttezza televisiva: tutto tanto e troppo. Il format è un crossover tra il dating show di Maria De Filippi e “Temptation Island vip” con parti mutuate da “Il Boss delle cerimonie” e il “Mio Grosso Grasso Matrimonio Gipsy”. La tronista Teresa Langella doveva decidere con chi fidanzarsi tra Antonio e Andrea e ha scelto il giovane noto ai social come “lo spumantizzatore o l'Alex Belli dei poveri”. Si è beccata un palo (annunciatissimo) grande quanto il castello. Il racconto e la (perfida) colonna musicale hanno reso tutto grottesco facendo perdere alla scelta il suo connotato di semiverità che ancora conserva sotto i petali dello studio di Via Tiburtina. Maria De Filippi ha fatto come Paolo Bonolis: ha riproposto in prima serata la sua comfort-zone, il suo minimondo fatto della sempre piangente Gemma Galgani ormai calata nel personaggio di unica custode dei veri sentimenti, delle emozioni e - inutile sottolinearlo - del cuore, da Tina Cipollari e Gianni Sperti nel ruolo del confidente consulente, da Valeria Marini che invece di organizzare la festa pensa a strafogarsi di finger food, dai genitori usciti direttamente dagli anni ‘50 (il padre geloso che esige rispetto per la figlia è un must), da Giulia De Lellis che si è finta esperta di look ma in realtà faceva una “marchetta” a una nota casa di intimo e da alcuni protagonisti del Trono Classico utili a riprodurre il concetto di “matrimonio televisivo”. Non mancava neppure il vestito da meringa per Teresa Langella che quando ha dato il due di picche ad Antonio sfoggiava raffinatissime forcine argento in testa per tenere l'acconciatura in vista della cerimonia. Tutto in pompa magna come in quelle feste pacchiane e melodrammatiche che strappano più di un sorriso. E infatti la docu-fiction è stata un successo sui social con gli utenti sbizzarriti nei commenti. Alla luce di tutto questo come si può dar torto al falsissimo Andrea Dal Corso scappato dalla porta posteriore e rintanato nel libro che fingeva di leggere? Val la pena notare che la De Filippi in questa poracciata non ci ha messo la faccia, ci ha messo la voce di Luca Ward.

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