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Baglioni festeggia 50 anni di successi

(foto Angelo Trani)

Tre giorni di concerti all'Arena di Verona. Questa sera la diretta su Rai 1

Carmen Guadalaxara
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Ha vinto lui “strada facendo” come dice una delle sue canzoni più famose. Tra i suoi compagni cantautori alcuni si sono fermati, altri hanno conosciuto alti e bassi, lui è andato avanti tranquillo e ancora una volta è in testa a tutti. Claudio Baglioni festeggia 50 anni di carriera con tre giorni di concerti all'Arena di Verona. Ieri sera il debutto, questa sera in diretta su Rai 1, e domani la chiusura in un anfiteatro che per la “prima volta dopo tanti anni ritorna a chiamarsi tale spiega Baglioni, Un palco al centro, un anfitetaro e 17 mila posti numerati con cuscini a sensori ideati dallo stesso architetto Baglioni. “I concerti non sono un'autocelebrazione bensi “un autoregalo”. Stazza da atleta, nel look impeccabile di Ermanno Scervino, sorriso da compagno di scuola, un modo di fare semplice. Questo è il segreto del suo successo complici, questa volta una serie di compagni di viaggio che fanno dello spettacolo un vero capolavoro. Giuliano Peparini ne cura la regia teatrale e le coreografie con oltre 100 performer con l'orchestra e il coro di cinque splendide voci Rossella Riuni, Serena Caporale, Claudia Arvati, Serena Bagozzi e Silvia Aprile che l'anno scorso aveva tentato con lo stesso Claudio “dittatore artistico” la strada del Festival. “Raddoppiare – spiega Baglioni non significa replicare ma alzare l'asticella e provare a saltare ancora qualche centimetro in più in lato. E per questo non mancheranno le sorprese per questo Sanremo 2019 aveva dichiarato prima dell'inizio del concerto.” Quello che percorreremo, questa sera, è un viaggio. Simbolo del viaggio è la valigia “perchè racchiude una piccola parte di ognuno di noi da proteggere e portare ovunque spiega l'artista”. Per la prima volta nella sua vita Claudio porta una scaletta cronologica da “Questo piccolo grande amore a Con Voi. “Ho voluto raccontare una storia musicale come in un romanzo selezionando oltre 400 canzoni. C'è qualche dolorosa assenza ma ce ne faremo una ragione”. Baglioni è un maestro nel dipingere e descrivere quell'arte che si disperde nella polvere dei ricordi e con una splendida serata regala emozioni. “Questo piccolo grande amore” è la canzone del secolo. È uno di quei momenti in cui capisci che alcune idee, alcuni versi sono quelli di tutti. Parole entrate nell'immaginario collettivo. Amore bello, E Tu, Poster, I Vecchi. “Ho scritto un tempo prima che il tempo giungesse per sentirsi un po' bambini”. Si racconta Baglioni anche su quello che, a nostro avviso, è un capolavoro: Avrai “Ho pensato ad un figlio che nasce e che cresce come alla speranza più vera…” Baglioni poeta mentre “Claudio Claudio…" migliaia di fan si abbracciano e tentano di avvicinarsi al palco. Ogni canzone che presenta la conoscono a memoria ed è salutata da un boato, applausi fragorosi, urla frastornanti. “Ho spiato nei sogni della gente per imitare suoni e parole - continua Baglioni mentre i ballerini accompagnano “Notte di note”. Le coreografie di Peparini rendono ancora più “intense” le performance. “Ho creduto in quella storia incredibile che si chiama vita, parole delicate su “La vita è adesso”, “Mille giorni di te e di me”, Noi no. Un tripudio di forza musicale e muscolare in “Io sono qui”, “Cuore di Aliante” fino a “Con voi” perché la sua musica è storia che a distanza di anni conserva lo stesso fascino di quando girò per la prima volta, nel 1972, la puntina con suo 45 giri. “Ancora oggi mi chiedo come sia possibile che la mia storia sia andata così, che la mia vita mi abbia portato così lontano. Perché in 50 anni di carriera il rischio di perdere il senso della realtà è sempre lì in agguato. E io ho sempre lavorato mettendomi in dubbio, impegnandomi nel faticoso esercizio dell'autocritica, partendo dal presupposto di non aver fatto abbastanza, di poter migliorare – ciò che avevo già portato a termine”. E su queste parole di Baglioni l'Arena di Verona è tutta in un abbraccio con palloncini rossi che volano nel cielo lasciandoci con la speranza che la musica italiana riesca, questa sera, e in futuro a farci sognare.

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