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Divise contro il film su Cucchi (che c'è costato 600mila euro)

Il Festival di Venezia plaude all'opera finanziata dallo Stato. Carabinieri, polizia, penitenziaria: "Fango su di noi senza prove"

Giulia Bianconi
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Il film sulla morte di Stefano Cucchi, "Sulla mia pelle", diretto da Alessio Cremonini e presentato al Festival di Venezia, scatena polemiche a non finire. Sia per la notizia (confermata al Tempo dal produttore) che la pellicola è stata finanziata per 600mila euro dallo Stato, sia perché - fanno notare carabinieri, poliziotti, agenti della Penitenziaria in alcune note inviate al nostro giornale - si manda in giro per il mondo una storia controversa, con molti punti oscuri e soprattutto non definita processualmente ma che anzi, fin qui, ha visto sempre sentenze favorevoli agli imputati. Il primo a tuonare è il Cocer dei carabinieri, l'organo di rappresentanza, che in una nota fa presente «di non aver visto e di non aver alcuna intenzione di vedere il film, per cui nessun commento può essere fatto sul contenuto. Di contro - aggiunge - ci sarebbe da indignarsi se si accertasse che lo stesso è stato prodotto con il contributo dello Stato... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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