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Panconi fa rivivere Boldini in 160 dipinti

Daniele Di Mario
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Giovanni Boldini raccontato attraverso le sue opere. È in corso al Complesso del Vittoriani la grande mostra sul pittore italiano raccontato attraverso 160 opere provenienti da collezioni private e oltre trenta musei internazionali. Un percorso unico per conoscere la multiforme e straordinaria produzione pittorica di Boldini, un piccolo italiano (era alto poco più di un metro e cinquanta) che conquistò la Parigi della Belle Epoque. Il curatore della mostra, autore del catalogo ragionato di Boldini (edito da Edifir) e presidente del nuovo "Museo archives Giovanni Boldini Macchiaioli" - che si occupa anche dell'autenticazione delle opere - è Tiziano Panconi (foto), che ha scritto sette libri e curato tre eventi dedicati a Boldini. "Questa mostra - spiega Panconi - è stata pensata per rappresentare uno spaccato più fedele possibile dell'intera produzione di Boldini, che non fu solo l'artista dei grandi ritratti femminili o ufficiali, ma molto di più. Il suo percorso creativo fu estremamente vario, alternando dipinti fotografici ad altri appena alternati". Riguardo alla mostra, Panconi racconta: "Abbiamo immaginato di rappresentare la totalità degli aspetti della sua pittura con proporzione quasi scientifica rispetto al catalogo generale delle opere e così offrire una visione il meno fuorviante possibile della sua vastissima produzione. La mostra - prosegue Panconi - è stata progettata come un mosaico, come se avessimo dovuto comporre un unico quadro, un archetipo della pittura di Giovanni Boldini, all'interno del quale coabitano tutte le componenti del suo stile". Fra i musei e le istituzioni straniere che hanno contribuito alla mostra figurano alcune delle gallerie più importanti del mondo: i dipinti provengono da Londra, Bordeaux, Vienna, Lugano, Marsiglia, Parigi, New Orleans, Berlino. "Una mostra di questo tipo e così ampia - aggiunge Panconi - è stata possibile grazie all'indispensabile contributo di autorevolissimi membri di un Comitato scientifico internazionale da me presieduto". La mostra è divisa in quattro sezioni che rappresentano le diverse fasi del'attività di Boldini. "Il rapporto tra eleganza e universo femminile è al centro della scenografica galleria di alcuni dei più famosi personaggi dell'epoca come la bellissima Berthe, la sensualissima contessa de Rasty o la statuaria Emiliana Concha de Ossa - spiega Panconi - Fra i ritratti maschili quello notissimo di Giuseppe Verdi o del pittore macchiaiolo Cristiano Banti".

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