
Orchestre italiane prime in Europa per concerti e spettatori

I dati di un'inchiesta del mensile «Classic Voice»: l'Italia non è più il Paese del melodramma, è molto più competitiva sul versante sinfonico
Le principali orchestre sinfoniche italiane competono in produttività con quelle europee e le superano per numero di concerti e spettatori. È questo il risultato di un'inchiesta sullo stato di salute delle orchestre, realizzata dal mensile «Classic Voice» nel numero da oggi in edicola. Dall'inchiesta emerge una controtendenza rispetto al passato: oggi l'Italia non è più il paese del melodramma (la produttività dei teatri d'opera è molto bassa rispetto a quella europea) ma è molto competitiva sul versante orchestrale e sinfonico, cioè in un ambito su cui storicamente siamo sempre stati deboli. Il confronto con le grandi realtà internazionali proposto dall'inchiesta è basato su numero di concerti prodotti ogni anno, numero di spettatori, incassi, finanziamenti pubblici e privati. Secondo quanto emerge dall'indagine condotta da «Classic Voice», alcune delle principali orchestre sinfoniche italiane (l'Accademia di Santa Cecilia di Roma e l'Orchestra Verdi di Milano) sono ai vertici della classifica, primeggiando per numero di concerti annuali e spettatori, e superando compagini blasonate come Berliner Philharmoniker e London Symphony Orchestra. In particolare l'Orchestra Verdi di Milano è prima per numero di concerti all'anno (154). Seconda la Philharmonia di Londra (146), terza Santa Cecilia (143). Per spettatori, la prima d'Europa è Santa Cecilia (340mila), secondi i Berliner Philharmoniker (280mila) e terza di nuovo La Verdi (215mila). Anche tra le radiofoniche la situazione è positiva per i nostri colori: la Sinfonica Nazionale della Rai con 74 concerti l'anno è seconda solo all'Orchestra della Radio Bavarese di Monaco (88), ma supera le celebri orchestre della Bbc e di Radio France. «L'indagine non può e non vuole fare riferimento alle qualità artistiche dei complessi di cui si parla: la valutazione critica la lasciamo ad altre occasioni», afferma Andrea Estero, direttore di «Classic Voice», sottolineando che «questo boom di produttività avviene certamente grazie anche a contributi pubblici significativi, ma non sempre: Santa Cecilia è l'orchestra più finanziata d'Europa, con 15,6 milioni di euro, ma la Verdi prende da stato ed enti locali appena 2,3 milioni».
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